La Viola regge solo per un quarto contro la Orsi Tortona, vice capolista. Poi cede ad un avversario apparso decisamente una spanna sopra, sotto il profilo della tecnica e dell’intensità del gioco. Ai neroarancio non è stato sufficiente poter contare su un Voskuil in formato stratosferico, autore di 36 punti, più della metà di quelli messi a segno dai reggini. La battuta d’arresto mette a rischio la salvezza, tanto più che sia Scafati che Latina sono riuscite a fare risultato e ad agganciare la squadra di Paternoster a quota 14 punti. Solo contro tutti, il danese della Viola riesce a tenere testa al Tortona nel primo quarto, terminato 14-15, con Voskuil autore addirittura di dieci punti. Poi il divario si fa sempre più ampio, a tratti imbarazzante. La Orsi cresce sul piano difensivo mantenendo gli avversari lontani dal ferro, mentre Ricci e Garri trovano spesso il canestro, allungando sensibilmente fino al 26-32. Voskuil continua la sua eroica battaglia solitaria siglando quattro triple da paura. Intanto Baldassarre è costretto a limitare la sua presenza sul parquet a causa di una contusione che lo costringe a giocare a sprazzi. Dalla parte opposta Cosey e Garri continuano a segnare a ripetizione. Il terzo quarto si chiude con un +13 per la formazione ospite. Match rimesso in discussione dal solito Voskuil con due centri consecutivi dalla distanza. Tutto inutile, anche le due triple del redivivo Fabi, giunte troppo tardi, quando il tabellone ormai condanna alla sconfitta la Viola. Si accende il campanello d’allarme. Altro che playout: si fa concreto il rischio di arrivare ultimi e retrocedere in serie B.
Continua....
Viola Reggio Calabria – Orsi Tortona 68-78
(14-15, 26-32, 44-57)
Viola Reggio Calabria: Taflaj ne, Gilbert 5, Caroti 4, Fabi 11, Baldassarre 3, Rossato 7, Guariglia 2, Pandolfi ne, Voskuil 36, Caruso ne, Marulli, Babilodze. Coach: Paternoster
Orsi Tortona: Greene 18, Cosey 23, Alviti, Ricci 12, Sanna 3, Taverna, Conti, Mascherpa 5, Garri 15, Cucci 2. Coach: Cavina
Arbitri: Capotorto di Palestrina (RM), Pepponi di Spello (PG) e Capozziello di Brindisi