Ven. Ago 30th, 2024

La pandemia da Covid-19 potrebbe portare all’azzeramento di molte società sportive su tutto il territorio nazionale. Un’affermazione, questa non certo azzardata dalla luce della grave crisi economica che è una delle conseguenze principali di queta grave crisi economica che è una della conseguenze principali di questa grave pandemia che sta mietendo migliata di vittime al giorno in tutto il mondo.
L’epilogo del campionato era già scritto, nel pomeriggio di lunedì il consiglio di Lega ha messo la parola fine, come era giusto che fosse, su una stagione travagliata stoppando di fatto il campionato decretando che le prime due della classe in A2 siano promosse nella massima serie mentre nessuna squadra retrocede.
Una decisione sofferta ma che, come era prevedibile, non accotenta tutti, anche se giusta da prendere: “Credo che non si potesse fare diversamente – è il primo commento a caldo del patron della Volley Soverato, Antonio Matozzo – da medico non sono felice di essere messo da parte da un virus che ci condiziona la vita, ma questa è stata la scelta migliore, scendere in campo adesso sarebbe stato troppo rischioso e non dobbiamo pensare alla salute di tutti i nostri tesserati. Non sono sono soddisfatto, però, di come sono andate le cose sportivamente perchè perchè da terzo in classifica la squadra avrebbe potuto giocarsi tutte le chance ai play off e vedere riconosciuti dal campo i sacrifici fatti per sostenere questa realtà, a differenza delle società che lottavano per non retrocedere”.
Una decisione arrivata tardivamente, che le società costrette, come è accaduto allo stesso Soverato, a sostenere loro malgrado costi per trasferte e gare che, dopo essere arrivati a destinazione, non si sono nemmeno disputate. E questo solo il primo aspetto da valutare per il futuro, su cui pende la spada di Damocle di un’economia ferma che alla ripresa potrebbe anche non garantire il necessario supporto alle attività sportive. “Sarebbe opportuno che il Governo volgesse lo sguardo anche verso le realtà sportive come questa – dice anche verso le realtà sportive come questa – dice ancora Matozzo – da parte nostra noi abbiamo sostenuto delle spese, spesso andate a vuoto (si riferisce alla trasferta di Mondovì, rimandata a stretto giro dal primo servizio, ndr) ed è giusto che si pensi ad una forma di aiuto economico anche per queste società. E’ una situazione difficile da affrontare che deprime anche un passionale come me, al momento anche dal punto di vista professionale sto affrontando un momento di cris che mette in discussione tutto quello che ho costruito, volley compreso”.
I nodi, quindi potrebbero venire al pettine e per il numero uno del volley rosa femminile le prospettive non sono, certo rosee tanto da porre sul piatto anche l’ipotesi di dite basta e di mettere la parola fine a questa avventura: “Non credo di poter sostenere da solo un’altra stagione in serie A2 – dice Matozzo – sarebbe auspicabile sia un aiuto concreto da parte delle istituzioni che supporto di qualche sponsor, aspetto che non vedo così percorribile viste le difficoltà economiche che stiamo attraversando. Non escludo che, se le difficoltà dovessero perdurare ulteriormente, l’unica soluzione che vedo è quello di lasciare la società a chi volesse proseguire l’avventura del volley femminile in A2 in Calabria o. in extrema ratio, chiudere e mettere la parola fine a questa fine favola.

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fonte quotidiano del sud

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