Mar. Nov 19th, 2024

Nel quadro di una strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie criminali, intrapresa dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il Servizio Centrale Anticrimine e la Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria stanno eseguendo nelle province di Reggio Calabria, Milano, Messina, Bari ed in Florida (Stati Uniti) un provvedimento di sequestro, ai sensi della normativa antimafia, emesso su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Reggio Calabria concernente beni, assetti societari e rapporti finanziari, per un valore complessivo di 45 milioni di euro, riconducibili a due fratelli imprenditori attivi nel settore dell’edilizia e dell’intermediazione immobiliare.

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Dalle indagini sarebbero emersi anche gli interessi della ‘ndrina non solo a livello economico, ma anche politico con un pacchetto di voti da muovere a seconda delle esigenze.

“L’operazione di oggi – ha spiegato il Direttore Centrale Anticrimine Prefetto Francesco Messina – è la rappresentazione plastica di una politica di contrasto alla criminalità organizzata, in particolar modo alla ‘ndrangheta che è senza dubbio allo stato l’organizzazione più potente dal punto di vista militare ed economico esistente in Italia. Una struttura che va affrontata su profili diversi da quelli utilizzati fino ad ora.

Già in passato, con l’operazione che ha condotto alla cattura dei Libri, erano stati eseguiti sequestri a carico degli stessi individui oggetto del sequestro odierno (i fratelli Berna ndr.). Oggi colpiamo con l’altro versante che è l’ablazione patrimoniale preventiva. 45 milioni di euro grazie a proposta congiunta del questore e del procuratore di Reggio Calabria”.