Dom. Lug 28th, 2024

Dati regionali destinati a crescere, nel Cosentino il più alto numero di docenti, Ata e personale educativo in uscita: 717. Le cifre non riguardano i presidi per i quali c’è tempo sino a febbraio

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C’era tempo sino al 21 ottobre (al 28 febbraio 2023 per i presidi) «per la presentazione, da parte del personale a tempo indeterminato docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, delle domande di cessazione per raggiungimento del massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo, con effetti dal 1° settembre 2023».
Un appuntamento imperdibile per tanti, che dopo decenni di lavoro tra cattedre e banchi, libri da leggere e compiti da correggere, non vedono l’ora di godersi il meritato riposo, non scandito dalle campanelle. La valutazione delle istanze è ancora in corso, ma cominciano a filtrare i primi numeri sui pensionamenti che scatteranno dal primo settembre 2023.

I numeri

In tutta la Calabria sinora risultano in uscita da aule, segreterie e corridoi, con l’anno scolastico che verrà, 1.786 lavoratori delle varie categorie, complessivamente identificati come personale scolastico. Alla provincia di Cosenza spetta il numero maggiore (717), a seguire Reggio Calabria (485), Catanzaro (307), Vibo Valentia (143) e infine Crotone (134). Numeri destinati a crescere via via che saranno valutate tutte le domande pervenute. L’accertamento del diritto a pensione sarà effettuato dall’Inps entro il 18 aprile 2023. Mentre ci sarà tempo sino al prossimo 12 gennaio per la trasmissione delle richieste delle richieste di quiescenza all’Istituto nazionale della previdenza sociale.

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