Valditara presenta la sperimentazione della riforma quadriennale degli istituti tecnici e professionali, che vede la Calabria tra le Regioni “pilota”
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«La sfida che avete raccolto dimostra che la Calabria può veramente utilizzare al meglio questa importante riforma, credo che sia una delle Regioni che hanno risposto con maggior entusiasmo e con grande concretezza, quindi i miei complimenti alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Iunti, ai dirigenti scolastici, alla vicepresidente della Giunta Princi che sta svolgendo un lavoro eccezionale, ma complimenti alla scuola calabrese che sta assecondando le riforme del ministero con grande intelligenza, con grande lungimiranza e grande sensibilità». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara concludendo in collegamento da Roma la conferenza stampa alla Cittadella per presentare la sperimentazione nazionale della Riforma quadriennale degli istituti tecnici e professionali, sperimentazione che vede la Calabria tra le Regioni “pilota”.
«Riforma importante soprattutto per il Mezzogiorno»
«E’ una riforma importante per il Mezzogiorno e tutt’Italia, ma – ha proseguito Valditara – soprattutto per il Mezzogiorno perché abbiamo un dato drammatico: più di un milione di posti di lavoro non coperti ogni anno per mancanza di qualifiche. E’ un dato drammatico che ritengo sia un’offesa, un insulto ai nostri tanti giovani che hanno potenzialità straordinarie e che non trovano un lavoro confacente alle loro potenzialità o lo trovano dopo tanto tempo e non riescono invece a immettersi subito nel mondo lavorativo. E’ una sfida importante per tutte le associazioni di categoria, che infatti hanno supportato unitariamente con grande coraggio e intelligenza questa riforma, per cui è una straordinaria occasione di competitività per il Paese. E’ una riforma che – ha sostenuto ancora il ministro dell’Istruzione e del Merito – porta i giovani a inserirsi prima nel mondo del lavoro ma attenzione senza intaccare la qualità, anzi noi privilegiamo la qualità alla quantità. Potenziamo l’italiano, la matematica, l’inglese, proprio quelle materie che tutte le rilevazioni internazionali hanno sottolineato essere deboli oggi nel percorso di istruzione tecnico-professionale. Voglio sottolineare anche un altro aspetto, rispondendo invece a qualche polemica che ritengo non corretta, e cioè che questa riforma verrà ad invarianza di organico, quindi vuol dire che i nostri giovani, gli studenti avranno un numero di docenti sensibilmente superiore a disposizione proprio per continuare a crescere quel discorso di personalizzazione della formazione che mi sta particolarmente a cuore». Valditara ha poi confermato che «stiamo lavorando per far sì che in Calabria e in Sicilia possa nascere un’offerta scolastica tecnico-professionale di supporto alla formazione di tutte quelle maestranze, di tutte quelle competenze, quelle professionalità che saranno necessarie sia per la costruzione del Ponte ma soprattutto per la gestione e sviluppo di quelle straordinarie potenzialità che questa opera genererà per il territorio». Infine, Valditara ha annunciato: «Conto per febbraio di poter ritornare in Calabria portando altre belle novità».
Gli altri interventi
Con riferimento sempre alla riforma quadriennale della sperimentazione nazionale della Riforma quadriennale degli istituti tecnici e professionali, a introdurre i lavori la vicepresidente della Regione, con delega all’Istruzione, Giusi Princi: «Noi – ha ricordato Princi – stiamo investendo oltre 200 milioni di euro per rendere le nostre imprese sempre più competitive e internazionali richiamando altre imprese e allora in un mondo del lavoro che è in continua crescita vogliamo per garantire uno sviluppo sostenibile della regione, ed è normale che la scuola non può essere disallineata a questo processo di cambiamento». Secondo la direttrice dell’Usr, Antonella Iunti «la Calabria ha bisogno di una sinergia tra mondo del lavoro e scuola, ha bisogno di creare questa collaborazione e quindi anche il nostro lavoro con la Regione ovviamente in piena sintonia col ministero è proprio quello di supportare questa sperimentazione nel nostro territorio per proprio vagliarne la valenza, la forza e l’efficacia anche per il rilancio del nostro territorio calabrese. L’adesione anche in Calabria c’è e quindi siamo fiduciosi e soprattutto contenti che la Calabria si apra anche alle novità e a tutta una serie di attività e di azioni che sono sicuramente fondamentali per il rilancio della nostra regione». A intervenire anche Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, che ha spiegato la riforma nel dettaglio dei contenuti e delle finalità (riforma allegata al termine di questo articolo).
L’accordo Regione – Università
Presenti anche tutti gli attori della filiera: i dirigenti scolastici degli istituti tecnici e professionali, le Fondazioni Its calabresi, il sistema datoriale, Unindustria, gli Ordini professionali, le Agenzie formative accreditate dalla Regione Calabria per l’obbligo formativo. Sono intervenuti anche i Rettori del sistema universitario calabrese, con i quali la Regione ha sottoscritto un apposito accordo che consentirà il passaggio dall’istruzione tecnologica superiore (Its) ai percorsi universitari, con il relativo riconoscimento dei crediti formativi e con conseguente possibilità di conseguimento della laurea triennale, per quanti studenti avranno concluso, la sperimentazione negli istituti tecnici o professionali prima e negli Its Academy dopo ( 4+2 anni). A firmare il protocollo la vicepresidente Princi, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria Iunti, il Magnifico Rettore dell’Università Magna Graecia Giovanni Cuda, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti, il prorettore dell’Università della Calabria Francesco Scarcello. (c. a.)