Gio. Set 5th, 2024

Nel Sud Italia, e in particolare in Calabria, la partecipazione agli screening oncologici rimane al di sotto della media nazionale. Le donne più istruite e con maggiori risorse economiche sono quelle che aderiscono maggiormente ai programmi di prevenzione. Persistono ampie differenze tra Nord e Sud, con coperture che toccano i minimi proprio nelle regioni meridionali.

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In Calabria, la partecipazione agli screening oncologici per la prevenzione del tumore alla mammella, alla cervice uterina e al colon-retto si attesta tra le più basse d’Italia. La copertura per lo screening cervicale raggiunge solo il 58%, un valore inferiore alla media nazionale del 69% nelle regioni del Sud e lontano dal tasso di adesione dell’83% che caratterizza le regioni del Nord e Centro Italia, con punte del 89% nella Provincia Autonoma di Bolzano.

Anche per lo screening mammografico, che è uno degli strumenti principali per la diagnosi precoce del tumore al seno, la Calabria registra la copertura più bassa, con solo il 45% delle donne coinvolte. Questo dato si confronta con l’83% di adesione nelle regioni settentrionali e il 78% nelle regioni centrali, con il Friuli Venezia Giulia al primo posto con una copertura dell’89%.

Una situazione simile si riscontra per lo screening colorettale, dove solo il 28% delle persone nel Sud si sottopone all’esame preventivo, mentre la percentuale raddoppia al Centro e raggiunge il 67% nel Nord Italia. In tutta la penisola, la maggior parte dei test colorettali viene effettuata nell’ambito di programmi organizzati dalle ASL (38%), mentre il ricorso spontaneo a questo tipo di screening rimane limitato, attestandosi intorno all’8%.

In generale, la partecipazione agli screening oncologici appare maggiore tra le donne con un più alto livello di istruzione o con risorse economiche maggiori, tra le cittadine italiane rispetto alle straniere, e tra le donne coniugate o conviventi. Nonostante negli ultimi anni si sia assistito a un miglioramento nella copertura, grazie all’aumento dell’offerta e dell’adesione ai programmi organizzati su tutto il territorio nazionale, permangono forti disparità geografiche.

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