Ven. Nov 22nd, 2024
Vulcano sottomarino Marsili è ancora attivo

Neanche il tempo di metabolizzare quello che è successo in Centro Italia, appena due giorni fa, che anche la Calabria si è trovata a vivere, per una manciata di secondi, un brivido di paura causato da una forte scossa di terremoto.

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La terra ha iniziato a tremare verso le 22:00, la scossa è stata fin da subito individuato nel Mar Tirreno al largo della costa Calabrese e quella Siciliana, ma più nel dettaglio la scossa di magnitudo 5.7 con epicentro a 474km di profondità si sarebbe registrata nel pressi del Vulcano più grande d’Europa, il Vulcano Marsili.

Il Vulcano Marsili è un vulcano sommerso ma ancora attivo e molto pericoloso, infatti molti studi ne hanno dimostrato la natura esplosiva, in caso di eruzione il Marsili provocherebbe uno Tsunami che in 30 minuti sommergerebbe le coste calabresi, siciliane e campane.

E’ anche vero che l’ultimo grande evento risale a circa 5mila anni fa, in ogni caso il Vulcano è sotto osservazione e soprattutto viene studiato e monitorato sempre per scongiurare ogni genere di pericolo.

Anche il 26 ottobre di 10 anni fa, nel 2006, si era registrata una situazione simile, infatti il vulcano aveva fatto tremare la terra con un magnitudo di 5.6 tra Tropea e Stromboli a 280km di profondità.

Oggi quello che si sa su questo vulcano è davvero molto poco, rispetto a quello che sarebbe necessario sapere. Una cosa che ancora non conosciamo sono i tempi di ritorno delle eruzioni del Marsili, perchè queste stime si basano su calcoli statistici e su un gran numero di datazioni che invece non si hanno.

L’Italia è il paese nel quale solo negli ultimi 16 anni ci sono stati 110 terremoti di varia intensità, da 4 fino a quel 6.3 che ha raso al suolo l’Aquila nel 2009. Spesso le tragedie però accadono per colpa dell’uomo che non costruisce case a norma, i muri non reggono e le fondamenta crollano. Ci sarebbe bisogno di strutture robuste e pilastri di cemento, rispettare le norme antisismiche dovrebbe essere obbligatorio per legge, soprattutto in un paese così fragile come l’Italia.

Carlotta Tomaselli

 

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