Dom. Set 29th, 2024

Prosegue il corteggiamento del partito di Meloni nei confronti del gruppo che fa capo all’ex governatore. Che per il momento rimane fedele al Movimento sovranista e all’accordo non scritto con la Lega. Ma le cose potrebbero anche cambiare

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Le «pressioni», gli inviti, ci sono e sarebbero anche insistenti, ma per il momento Peppe Scopelliti non lascerà il Movimento sovranista per abbracciare la causa di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni. L’ex governatore della Calabria pare convinto più che mai della scelta di aderire alla formazione di Alemanno e Storace. Un partito che è lontano anni luce dalle alte percentuali di consenso a cui, nel tempo, si era via via abituato, ma le cose cambiano e anche Scopelliti sembra essersi adattato alle prospettive di un nuovo contenitore politico che i sondaggi danno vicino all’1% e che, al massimo, anche in Calabria potrà ambire a ottenere qualche posto in un collegio uninominale o al proporzionale. All’ex governatore, lontano dai fasti della politica dal giorno della sua condanna nel processo Fallara, cui seguirono le sue dimissioni da presidente della Regione, sta bene così: «Peppe non aspira a ruoli personali, né vuole candidarsi: il suo obiettivo è quello di dare una mano a un gruppo formato da tanti giovani e da professionisti e a tutti quelli che in questi anni hanno avuto il coraggio di stare ancora al suo fianco», assicura chi ha avuto modo di parlarci nelle ultime ore.
Il lavoro silenzioso e sotterraneo che Fausto Orsomarso, referente principale di di FdI in Calabria e grande amico dell’ex presidente della Regione, sta portando avanti da mesi per tentare un avvicinamento della destra reggina alle posizioni di Meloni per adesso non ha dunque avuto alcun esito.
Vero è, tuttavia, che una parte consistente del gruppo storico ex An non vede di buon occhio l’alleanza tra il Movimento e la Lega di Salvini e preme per un accordo immediato con i fratellisti. Scopelliti, nel corso dell’ultima assemblea di Napoli, ha invece in qualche modo dato il suo imprimatur all’intesa: «Ci sono le condizioni affinché noi, identificandoci con il percorso di Matteo Salvini e della Lega, possiamo portare il nostro contributo fattivo e concreto di uomini del Sud che hanno amministrato con le mani pulite».
In politica, però, niente è definitivo, soprattutto nell’imminenza delle elezioni. E infatti dall’entourage dell’ex governatore qualcuno puntualizza: «L’accordo con la Lega a livello nazionale non è definitivo, non è stato messo nero su bianco. Ci sono molte variabili». E infatti lo stesso Scopelliti, nelle scorse settimane, aveva espresso più di una «perplessità» rispetto alla partnership col Carroccio. «Per adesso – aggiunge un altro sovranista – rimarrà comunque fedele alla sua scelta e seguirà le indicazioni del Movimento, tentando di mantenere compatto tutto il gruppo reggino. Ma certo non c’è nulla di stabilito, tutto è in itinere…». Non è detto, insomma, che la destra reggina alla fine si presenterà all’appuntamento con le urne sotto il vessillo di Salvini.
E se quell’accordo dovesse poi saltare, ci potrebbero essere nuovi margini di manovra per un nuovo patto tra le destre. Ma stavolta a stringere la mano all’ex governatore sarebbe Giorgia, non Matteo.

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