Esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere e sequestro preventivo di denaro in un’inchiesta condotta dalla Procura di Palmi.
Continua....
Le luci della ribalta si sono accese oggi nel panorama politico calabrese con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un consigliere comunale di minoranza e di un suo sostenitore.
Istigazione alla corruzione. Per questo reato sono stati arrestati un consigliere comunale di Maropati e un ex amministratore dello stesso Comune nella piana di Gioia Tauro.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal Dott. Emanuele Crescenti, e condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Gioia Tauro. Dunque ordinanza di custodia cautelare per Fiorenzo Silvestro, di 53 anni, e di un suo sostenitore Sebastiano Valenzise, di 76 anni, rispettivamente ex sindaco ed ex vicesindaco di Maropati. Oltre all’arresto, eseguito stamattina dal gruppo di Gioia Tauro della Guardia di finanza, nei confronti dei due indagati, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di 25mila euro.
L’accusa? Istigazione alla corruzione. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due soggetti avrebbero compiuto ripetuti tentativi di influenzare esponenti politici della fazione opposta, con l’intento di far decadere l’amministrazione comunale entro una data chiave: il 20 febbraio 2024.
Il cuore delle accuse ruota attorno alla consegna di una somma di 25.000 € in contanti. Pare che il consigliere comunale coinvolto abbia indebitamente promesso questa somma a un collega di maggioranza in cambio delle sue dimissioni. Una manovra intricata che ha gettato luce su pratiche scorrette nel delicato contesto della politica locale.
Le misure cautelari odierne rappresentano solo l’ultimo capitolo di un’inchiesta che ha scosso le fondamenta del potere politico nella regione. Resta ora da vedere come si evolveranno gli sviluppi e quali altre rivelazioni potranno emergere dall’attività investigativa condotta dalle autorità competenti.
In un momento in cui la fiducia nell’integrità delle istituzioni è messa alla prova, questo caso pone l’accento sull’importanza di un’azione decisa e incisiva nella lotta alla corruzione e al malaffare, un’imperativa per il bene della democrazia e della società nel suo complesso.