Mar. Lug 16th, 2024
I profughi somali arrivati a Palermo con la nave King Julius il 27 Settembre 2013. Sono arrivati nel porto di Palermo i 183 immigrati di nazionalità somala, tra i quali quattro donne e un minore, imbarcati a bordo della nave King Julius. E? la prima volta che un gruppo così consistente di profughi arriva nel porto del capoluogo siciliano. I somali erano su un barcone che rischiava di affondare nel canale di Sicilia. Il comando generale della Capitaneria di porto ha dirottato il mercantile che a 70 miglia a sud est di Lampedusa li ha recuperati trasferendoli a Palermo. Dopo aver dato assistenza sanitaria ed avere eseguito le pratiche di identificazione nei pressi del porto i migranti saranno trasportati a Piana degli Albanesi, in tre strutture che sono state individuate dall?unità di crisi istituita in prefettura. L?Asp 6 di Palermo per accogliere i migranti ha messo a disposizione medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali e ambulanze del 118. ANSA/MIKE PALAZZOTTO

La nostra regione è entrata a pieno regime nella “stagione degli sbarchi”. Dopo gli arrivi dei giorni scorsi, è attesa oggi al porto di Reggio Calabria la nave militare “Borsini” con a bordo 482 migranti di cui 422 uomini, 51 donne e 9 minori accompagnati di diversa nazionalità, soprattutto della Nigeria, del Sudan e del Marocco. In vista dello sbarco, convocata dal prefetto Claudio Sammartino, si è tenuta stamani una riunione con i rappresentanti del Capoluogo, delle forze di polizia, della Capitaneria di porto, dell’Asp, del 118-Suem e dell’Azienda ospedaliera, delle Associazioni di volontariato e degli organismi umanitari per coordinare le attività di prima accoglienza. Le operazioni in primo soccorso e assistenza saranno prestate dal personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, del Comune, della Provincia, dell’Azienda ospedaliera, dell’Usmaf, del Suem 118 e dai volontari delle diverse associazioni di volontariato presenti tra cui la Caritas, il Coordinamento ecclesiale e la Croce Rossa italiana. Al momento dello sbarco i migranti verranno sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle associazioni di volontariato. Nell’occasione sarà allestita a cura della Regione Calabria la tenda per il trattamento igienico – sanitario dei migranti con patologie cutanee. I migranti saranno poi trasferiti in altre province in base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno. Quello di oggi, fanno sapere le autorità, si prospetta essere solamente uno dei molteplici che da questa fase in avanti interesseranno le coste calabresi.

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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