A Santa Domenica di Placanica, presso il Santuario Nostra Signora dello Scoglio, fondato da Fratel Cosimo Fragomeni, oltre mezzo secolo fa, prosegue, in modo costante l’intensa attività liturgica, curata dal rettore, padre Raffaele Vaccaro, e dal vice, Michele Tarantino, con l’ausilio di don Antonio Finocchiaro. Intanto, in Polonia continuano a nascere gruppi di preghiera ispirati alla spiritualità del santo luogo e intitolati alla Vergine Maria apparsa a Fratel Cosimo, la prima volta l’undici maggio del 1968. Una devozione profonda, quella dei cristiani polacchi, alimentata da una encomiabile attività di apostolato da parte del noto sacerdote don Cristofaro Bialowas, postulatore vaticano. Oltre che da parte del popolo polacco, una grande devozione e interesse per il santuario mariano, si registra da parte dei francesi, tedeschi, austriaci, svizzeri, ucraini, statunitensi, spagnoli, portoghesi, oltre che da moltissime nazioni dell’Africa (vedi le tante visite di vescovi e sacerdoti di varie diocesi africane). Un santuario, dunque, dove le file presso i confessionali sono interminabili e che è meta di pellegrini da ogni parte del globo che, più volte al mese, accorrono in Calabria, proprio per venerare l’Immacolata Concezione e per avere un colloquio personale e privato con Fratel Cosimo, dopo essersi prenotati telefonicamente. Fra le tante iniziative importanti, che si svolgono presso il santuario, ve n’è una che avrà luogo proprio sabato tre novembre. Infatti, si svolgerà la “Giornata diocesana di preghiera per la salvaguardia del creato, come sempre presieduta dal vescovo della diocesi di Locri – Gerace, monsignor Francesco Oliva. Un evento che vuole dare risposta alla piaga dolosa degli incendi, che hanno devastato gran parte del territorio locrideo, tant’è che i pellegrini che giungeranno nel santuario sono stati invitati a portare in dono una pianta di ulivo, che verrà messa a dimora nell’area dell’opera mariana e nel circondario. Un bel segnale contro la criminalità degli incendi che, incurante del benessere comune, continua a devastare la Natura danneggiando, di conseguenza, anche la salute umana.
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