È sempre pulsante la spiritualità al santuario Nostra Signora dello Scoglio, fondato da Fratel Cosimo Fragomeni oltre mezzo secolo fa. Al recente incontro di preghiera, presieduto al santuario, dal vescovo Oliva, che si è svolto in modo contingentato e nello scrupoloso rispetto delle norme anticovid, Fratel Cosimo, durante la propria evangelizzazione, alla quale è seguita la celebrazione eucaristica e la sua preghiera di intercessione per la guarigione dei malati e dei sofferenti, ha espresso:
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” A partire dal giorno 17 Febbraio scorso, mercoledì delle ceneri, stiamo percorrendo il cammino della Quaresima, un tempo forte per eccellenza, in cui ciascuno di noi è chiamato a fare una revisione della propria vita. La Santa Quaresima è un tempo di conversione, di penitenza e di rinnovamento interiore, spirituale, per incontrare il Signore ed entrare in una comunione sempre più intima con Lui. Comunione che ci consentirà, come dice il nostro Vescovo Monsignor Oliva nel suo messaggio quaresimale al popolo di Dio, di poter condividere l’esperienza del deserto, vincere il male che aggredisce la nostra esistenza e partecipare alla luce sfolgorante della gloria pasquale. Ora, con il proposito di vivere la Quaresima come un tempo particolare e speciale di grazia, che ci viene offerto per tutti noi, ci rivolgiamo al Vangelo di Giovanni c. 2 dal v. 18 al v. 21: “Allora i Giudei presero la parola e dissero a Gesù: Quale segno ci mostri per fare queste cose? Rispose loro Gesù: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. Gli dissero allora i Giudei: Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere? Ma egli parlava del tempio del suo corpo”. Fratelli e sorelle, abbiamo appena appreso dal Vangelo di Giovanni che i Giudei pare fossero costantemente alla ricerca di qualche segno miracoloso. Quindi dissero a Gesù: “Se sai fare qualcosa di straordinario faccelo vedere e crederemo in te”. Il Signore Gesù se vogliamo, compì molti miracoli, ma i loro cuori, riferendomi sempre ai Giudei, rimasero chiusi nei suoi confronti. I Giudei pertanto, pretendevano da Gesù un segno che dimostrasse che egli era veramente il Cristo. A questo punto, per tutta risposta Gesù fece una stupefacente affermazione riguardo alla propria morte e risurrezione. Ecco cosa preannunciò: essi avrebbero distrutto il tempio ed egli in tre giorni l’avrebbe fatto risorgere. I Giudei purtroppo questo non lo compresero e il motivo sapete qual era? Loro erano più interessati alle cose materiali anziché a quelle spirituali. L’unico tempio al quale essi subito pensarono, potremmo anche immaginarlo, fu il tempio di Gerusalemme. E siccome c’erano voluti quarantasei anni per costruirlo, non riuscivano ad accettare, nel modo più assoluto, l’idea che un uomo fosse in grado di ricostruirlo in soli tre giorni. Ma il Signore Gesù non si riferiva al tempio costruito da mani d’uomo, ma parlava del tempio del suo corpo, che era il tempio in cui abitava la pienezza della potenza di Dio. Fratelli e sorelle, solamente più tardi, e cioè dopo che Gesù era stato crocifisso ed era risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva promesso di risorgere dopo tre giorni. E vedendo l’adempimento di questa profezia davanti ai loro occhi i discepoli credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detto, come sta scritto nel Vangelo. Dai versetti che ho preferito trarre dal brano dell’Evangelista Giovanni e sui quali approfondire la nostra riflessione, apprendiamo che dobbiamo conservare come un tesoro la Parola di Dio nel nostro cuore. Un giorno il Signore sicuramente ce la renderà ancora più chiara e allo stesso tempo più comprensibile, anche se adesso non la capiamo appieno. Ritornando a quanto abbiamo detto all’inizio, il tempo di Quaresima è un tempo di conversione, di penitenza, di riconciliazione e di rinnovamento interiore. Questo percorso quaresimale che stiamo vivendo è un tempo di grazia per tutti noi, per cui non dobbiamo lasciarlo passare a vuoto, senza trarre alcun frutto. La Parola di Dio nella Lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi c. 6 v. 2 dice: “Ecco, ora, cioè oggi, è il tempo favorevole, il tempo propizio”. Un tempo se vogliamo, di purificazione, un tempo di vera conversione del cuore, un tempo propenso per un rinnovamento interiore per ciascuno di noi. Quindi, quale opportunità migliore di questa che ci viene offerta in questa Quaresima per rinnovarci interiormente e riconciliarci con Dio, con i fratelli e le sorelle. Dovremmo vivere la Quaresima nella carità cristiana dimostrando la nostra vicinanza, la nostra compassione, il nostro impegno alle persone sole, sofferenti, ammalate, specie in questo periodo di estremo bisogno a causa della pandemia, cercando di dare almeno una parola di incoraggiamento, di conforto e di speranza. Sappiamo anche privarci di qualcosa per darne a chi ne ha bisogno. Non dimentichiamo cosa ha detto Gesù: “Date e vi sarà dato”. La Vergine Santissima, Madre del Crocifisso, che noi veneriamo e invochiamo in questo Santuario con il titolo di Nostra Signora dello Scoglio, ci aiuti a vivere una Santa Quaresima di purificazione nel corpo, nell’anima e nello spirito, affinché un giorno, purificati dalle scorie del peccato, possiamo giungere alla felicità eterna nel Regno dei cieli, dove Gesù ha già preparato un posto per ciascuno di noi. A tutti voi auguro un buon cammino quaresimale con cospicui frutti spirituali. Dite Amen. Dio vi benedica e sia lodato Gesù Cristo.”