Mer. Nov 20th, 2024

Il presidente della Regione Calabria ospite della trasmissione di Fabio Fazio non prevede le mascherine obbligatorie: «Se metto l’obbligo devo poi essere in grado di dare gratuitamente le mascherine» mentre De Luca ne regala 4 milioni e mezzo in Campania

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«Ci sono due stereotipi che questo virus secondo me ha battuto. Il primo, che i meridionali non riuscivano a rispettare le regole e invece le abbiamo rispettate al massimo. Il secondo, per la prima volta, con un’ordinanza molto discussa ma in fondo la Calabria chiedeva di lavorare, non di essere assistita ma di lavorare». Si è congedata così dai telespettatori la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ospite insieme al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, della trasmissione “Che Tempo Che Fa” condotta da Fabio Fazio su Rai2.
L’ORDINANZA IMPUGNATA DAL GOVERNO Il conduttore ha dato vita a un’intervista doppia ai due presidenti di regione, mettendo in luce ciò che avvicina le due regioni e ciò che le allontana nell’approccio all’emergenza coronavirus e alla fase 2. E’ proprio di oggi, ha ricordato il conduttore, la notizia che il governo ha deciso di impugnare l’ordinanza della Regione Calabria che ha concesso a bar e ristoranti di effettuare servizi ai tavoli esterni.
Due regioni del Sud, cosa l’ha portata – ha chiesto Fazio a Santelli e De Luca – ad aprire qualche giorno prima del previsto, e quali sono invece motivazioni in una zona simile per le quali il governatore De Luca ritiene che non si possa fare?
«Non credo – la risposta di Santelli – che abbiamo un approccio così diverso con Vincenzo De Luca rispetto alla gestione di questa fase. Entrambi per esempio abbiamo chiesto e preteso, purtroppo ottenuto poco, che le nostre regioni venissero sostanzialmente chiuse, cioè di poter gestire all’interno delle nostre regioni la fase 2 senza nuovi esodi, e sarebbe il terzo quello che sta arrivando, che secondo me è più pericoloso di due tavolini ai bar. Io non ho riaperto i ristoranti, i ristoranti li ha riaperti il governo. Il governo ha riaperto i ristoranti per consentire l’asporto, io ritengo molto più pericoloso la fila dell’asporto piuttosto che prevedere che quei ristoranti che hanno i tavolini all’esterno possano fare quel tipo di servizio».
I POTERI DELLE REGIONI Fazio ha incalzato Santelli anche ricordando un organo come la regione dovrebbe applicare integralmente una disposizione emanata dal governo, quindi un organi superiore, o applicarla in modo restrittivo ma non estensivo. «Questo – ha osservato Santelli – è un punto delicato. Abbiamo avuto una prima fase in cui effettivamente la salute era prioritaria su tutto, ci siamo dimenticati il titolo V (della Costituzione ndr), ci siamo dimenticati qualsiasi potere della regione, abbiamo fatto sì che il governo decidesse tutto, alcuni emettendo ordinanza più restrittive come ho fatto io ma come ha fatto anche il presidente De Luca. Ora siamo in una seconda fase, la cosiddetta fase delle riaperture, su questo immagino e vorrei che il governo ci desse tutte le regole di cornice, di precauzioni da assumere, nelle specifiche attività ci lascino un minimo di spazio».
De Luca, dal canto suo, ha osservato che la sua è la regione «che ha la maggiore densità abitativa d’Italia e nella sua fascia costiera la maggiore densità abitativa d’Europa. La Campania è l’unica regione nella quale non si può sbagliare, perché sbagliare in questa regione significa provocare un’ecatombe. Abbiamo adottato provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli del governo, abbiamo anticipato di due settimane i tempi di chiusura di alcuni locali».
LA CAMPANIA REGALA LE MASCHERINE Diametralmente opposto l’approccio sull’utilizzo delle mascherine. Fazio ha chiesto senza mezzi termini se è obbligatorio avere mascherine per uscire di casa. «Non ho messo l’obbligo – ha risposto Santelli – semplicemente perché penso che se metto l’obbligo devo poi essere in grado di dare gratuitamente le mascherine». «In Campania – è stata invece la risposta di De Luca – è obbligatorio indossare le mascherine quando si esce di casa. Noi ci siamo preoccupati di distribuire gratuitamente come regione 4 milioni e mezzo di mascherine a tutte le famiglie della Campania, ed entro giovedì distribuiremo gratuitamente 2 mascherine per ogni bambino nella fascia dai 4 ai 16 anni nella nostra regione. Dunque – ha concluso il governatore Campano – avendo distribuito gratuitamente le mascherine mi pare doveroso pretendere che siano indossate».
IL NUOVO ESODO La fase 2 al Sud corrisponde a una maggiore libertà entro i confini regionali ma anche a una nuova ondata di rientri dalle regioni del nord. Fazio ha domandato ai due presidenti di regione se siano preoccupati di un possibile arrivo di persone che tornano a casa loro. «Moltissimo – ha risposto Santelli – ho fatto una piattaforma dove ho chiesto di pre-registrarsi, dicendo alle persone di inserire anche quando sarebbero arrivate e dove andavano a vivere, per il momento ho oltre 3 mila iscrizioni, abbiamo previsto dei posti di controllo, sia polizia che medico, nelle stazioni, negli aeroporti e per strada, ma siccome siamo regioni che abbiamo avuto i contagi solo di ritorno, rammento che avevo chiesto al governo di assumere delle decisioni e delle misure in partenza perché ancora una volta ci ritroviamo a gestirle noi».
De Luca ha affermato che la mobilità tra regioni, secondo lui, è ancora vietata, e si è soffermato sui numeri, ancora una volta, dell’impegno economico: «La fase 2 in Campania è già cominciata perché contemporaneamente all’azione sanitaria abbiamo approvato un piano socio-economico che vale quasi un miliardo di euro con cui abbiamo previsto di dare duemila euro a ogni microimpresa che ha chiuso in questi due mesi, mille euro a professionisti e autonomi, di portare a mille euro la pensione al minimo per duecentocinquantamila pensionati al minimo. Abbiamo deciso e l’abbiamo fatto, abbiamo già dal 30 aprile cominciato a fare i mandati di pagamento per le imprese e professionisti e da lunedì andremo avanti facendo mandati di pagamento per diecimila imprese ogni giorno».  (f.p.)

fonte corriere della calabria