Mer. Lug 17th, 2024

Nel cuore della primavera,nella prima domenica di giugno, sulla costa Ionica catanzarese nel tratto che va da Davoli Marina a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio ,si ammira un azzurro cristallino ,diversi bagnanti che affollano queste spettacolari spiagge bianche, a fare da cornice naturale tantissime Rhizostoma pulmo che nuotano indisturbate con loro modo armonico , sia in superficie che sotto acqua.

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Ieri temperatura estiva, intorno ai 32 gradi spiagge affollate ,dove traspariva una certa voglia di estate, una certa voglia di stare insieme e divertirsi godendosi la natura.

Nella giornata Mondiale della TERRA, abbiamo assistito a uno spaccato, a un contrasto forte che la natura e l’uomo incivile ci hanno fornito.

Se la natura da parte sua ci offre spettacoli incredibili, tipo quello delle Rhizostoma pulmo che nelle acque trasparenti e cristalline Ioniche , nuotano e vengono trasportate dalle correnti ,allo stesso modo, notiamo un fenomeno naturale di diversi esemplari spiaggiate, sulle fasi dell’ecosistema marino ,ci si potrebbe soffermare, con il surriscaldamento della calotta terrestre, ma non siamo preposti e forniti di nostri studi per poter relazionare, ma sui gravi gesti incivili dell’uomo.

Un adulto, può insegnare al proprio figlio, come infilzare un’ innocua medusa, solo per il gusto di passarsi il tempo?

Realmente, non abbiamo potuto chiudere un occhio in questa giornata vedendo tanti esemplari infilzati,anziché aiutati a riprendere la loro nuotata e la loro favorevole corrente.

Purtroppo questo episodio dopo una lunghissima passeggiata che andava da San Sostene a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, l’abbiamo potuto riscontrare nella zona di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio,nella località vallone di Bruno,dove abbiamo visto diverse Rhizostoma ,trafitte con delle canne, come se tale gesto, sia stato compiuto per atto dimostrativo o ludico.

Divertimenti di un pomeriggio da imbecilli in una giornata di primavera che deve sensibilizzare tutti al rispetto della natura ,allo stesso modo differenziando e condannando queste nefandezze umane o queste bravate diseducative di bambini, da altri atti di diversi bagnanti che vedendo in difficoltà queste meduse,cercavano di spingerle pian pianino con secchielli per poterle far riprendere la loro nuotata sinuosa, garantendo loro la corrente utile ad allontanarsi dalla battigia. Queste persone che hanno cercato di salvarle ,hanno capito fattivamente il senso della giornata internazionale della terra,peccato che chi “rema” contro la civiltà ed il rispetto della natura,non sia passato nell’istante della nobile azione, per poter ricevere una lezione di vita ,da chi fa atti normali e che non hanno nulla di speciale.

La normalità nella tutela, nel rispetto e nel denunciare agli organi competenti e alle associazioni ambientalistiche, affinché gli organi competenti possano vigilare maggiormente e siano messi nelle condizioni di farlo, visto le carenze organiche in Calabria e le associazioni ambientalistiche possano continuare il loro lavoro passione,sensibilizzando al rispetto di tutto quello di prezioso ci circonda.

Gianpiero Taverniti

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