“Non contempla graduatoria di merito”
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“In una logica di verticalizzazione del potere politico, che non ha corrispondenza nella legislazione nazionale e che viola principi costituzionali, si stanno riducendo in Calabria gli spazi democratici. Eludendo, fra l’altro, la possibilità per il Consiglio regionale e gli stessi cittadini di verificare che gli incarichi direttivi assegnati dalla Giunta regionale siano assunti sulla base del merito e della competenza e con modalità che garantiscano la trasparenza delle procedure adottate”. È quanto afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro (G. misto) in un’interrogazione alla Presidente della Regione. Pitaro, nel testo, chiede “la revoca o la modifica della delibera di Giunta regionale n. 206 del 23 luglio 2020, al fine di uniformare il relativo avviso, inerente il conferimento dell’incarico di direttore generale delle Aziende del Sistema sanitario regionale, all’art. 11 comma 5 bis della legge 60/2019, prevedendo la formazione di una graduatoria di merito dei candidati dalla quale attingere per l’attribuzione dei detti incarichi, dando prevalenza al merito e alla competenza e riducendo la discrezionalità. Nell’interrogazione si premette che “il Parlamento ha adottato la legge 60/2019 di conversione del decreto legge n.35 (Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria); che, in virtù dell’art. 3 della legge 60, sono stati nominati i commissari straordinari delle Aziende del Ssr”; che ‘i commissari straordinari restano in carica fino al termine di cui all’art. 15 comma 1 (18 mesi), e comunque fino alla nomina, se anteriore, dei direttori generali individuati, ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 171 del 2016, in esito a procedure selettive, che sono avviate dalla Regione decorsi dodici mesi dall’entrata in vigore del presente decreto”; che l’art. 11 comma 5 bis della legge 60 dispone che ‘Nelle more della revisione dei criteri di selezione dei direttori generali degli enti del Servizio sanitario nazionale, fermo restando, per le Regioni non sottoposte alla disciplina dei piani di rientro, quanto previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, nelle regioni commissariate ai sensi del decreto legge 1 ottobre 2007 n. 159, convertito con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007 n. 222, e dalla legge 23 dicembre 2009 n. 191, per diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la rosa dei candidati è proposta secondo una graduatoria di merito, sulla base dei requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell’incarico da attribuire”. E che “entro i medesimi limiti temporali, per le regioni sottoposte alla disciplina dei piani di rientro, il Presidente della Regione effettua la scelta, nell’ambito della predetta graduatoria di merito, anche prescindendo, previa adeguata motivazione, dal relativo ordine”. “La citata normativa – sostiene il consigliere regionale – ha disposto per la Regione Calabria la nomina di commissari straordinari per le Aziende del Ssr per la durata di 18 mesi e la Regione dovrà provvedere alla individuazione dei nuovi direttori generali a seguito di selezione da avviare dopo dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto, ai sensi dell’art. 11 comma 5 bis L. 60/19, attraverso ‘la rosa dei candidati proposta secondo una graduatoria di merito, sulla base dei requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell’incarico da attribuire.Tuttavia, la Giunta regionale ha emesso la deliberazione n. 206 del 23 luglio 2020 (‘Indizione avviso pubblico di selezione per il conferimento di incarichi di direttore generale presso le Aziende del Ssr ai sensi dell’art. 2 d.lgs n. 171/2016 e ss.mm.ii.’) con cui è stato indetto ‘avviso pubblico di selezione, ex art. 2 comma 1 del d.llgs. 171/2016 e s.m.i., di cui all’allegato A alla presente deliberazione aperto ai candidati che abbiano ottenuto l’inserimento negli elenchi nazionali, finalizzato alla formazione delle rose dei candidati idonei alla nomina a Direttore Generale delle seguenti aziende …’, in violazione dell’art. 11 comma 5 bis della legge 60/2019 il quale prevede che “la rosa dei candidati è proposta secondo una graduatoria di merito”. “Se ne deduce – conclude Pitaro – come ha denunciato il segretario regionale dell’Anaao Assomed Filippo Maria Larussa – che l’avviso, così come congegnato, si pone in manifesta violazione dell’art. 11 comma 5 bis L. 60/2019 e ciò in quanto non ha previsto la necessaria graduatoria di merito da cui attingere”.