Mar. Nov 19th, 2024

L’intesa tra il “Pugliese Ciaccio” e l’ “Annunziata” di Cosenza è stata firmata questa mattina in Regione. Il presidente Spirlì: «Rete salvavita»

Sottoscritto il protocollo d’intesa per la realizzazione di una Stroke unit, dedicata alle malattie cerebrovascolari, nell’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro.

Continua....


futura
autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

L’accordo è stato firmato questa mattina, nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro, dai commissari delle Aziende ospedaliere di Catanzaro e Cosenza, Francesco Procopio e Isabella Mastrobuono, alla presenza del presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, del commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, e dei direttori delle strutture Radiologia diagnostica del “Pugliese Ciaccio” e di Neuroradiologia dell’“Annunziata”, Bernardo Bertucci e William Auteri.

IL PROTOCOLLO

Con il protocollo, si prevede l’attivazione di una Stroke unit di II livello nell’ospedale di Catanzaro, tramite una convenzione specialistica tra l’Unità operativa complessa (Uoc) di Neuroradiologia interventistica dell’“Annunziata” e l’Uoc di Neurologia/stroke Unit e Uoc di Radiologia del “Pugliese Ciaccio”. L’Unità di Cosenza si impegna a collaborare con quella di Catanzaro per la formazione dei radiologi. La partnership, dunque, consentirà al “Pugliese Ciaccio” il trattamento invasivo di pazienti colpiti da ictus cerebrale, i quali, attualmente, vengono sistematicamente trasferiti nell’“Annunziata”.

SPIRLÌ: «PROFESSIONALITÀ CHE SI UNISCONO»

«È stato un grande piacere essere testimone, su invito del commissario Longo, della firma di questo importante protocollo. Si tratta – afferma il presidente Spirlì – di una unità medica di contrasto per i pazienti colpiti da ictus, una delle tre cause principali di mortalità in Italia e nel mondo. Con l’intesa, si permette la formazione di nuovi operatori e si mette in atto una sorta di rete salvavita che unisce le professionalità cosentine a quelle catanzaresi».