Dom. Lug 28th, 2024

“Mettere da parte sterili dubbi e usare buon senso”

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“Le risorse del Mes, che l’Europa mette a disposizione per la sanità rappresentano un’occasione storica per rafforzare e migliorare il sistema sanitario italiano e, in particolare, quello calabrese. La Calabria riceverebbe il 3,19 per cento dei fondi: una cifra considerevole, parliamo di circa un miliardo e cinquecento milioni di euro, che andrebbero a definire in maniera dettagliata un nuovo Piano sanitario regionale anche alla luce dell’emergenza Covid-19. Un’occasione importante dopo undici anni di commissariamento”. È quanto afferma il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che, insieme agli altri consiglieri regionali del Gruppo Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Libero Notarangelo e Luigi Tassone, ha presentato un Ordine del giorno per la seduta del prossimo Consiglio regionale, convocato martedì 15 settembre, nel quale si chiede che “il presidente della Giunta regionale si impegni affinché la Conferenza Stato-Regioni chieda al governo nazionale di attivare tutte le procedure per attingere ai 37 miliardi del fondo Mes da destinare al sistema sanitario nazionale”. “Non esistono condizionalità – prosegue Guccione – per usare il Mes: è un prestito che l’Europa concederebbe a un tasso dello 0,1 per cento, ottenendo un risparmio di 5 miliardi di euro di interessi. Il Mes serve per mettere in sicurezza il Sistema sanitario nazionale. Quindi lasciamo da parte dubbi sterili e usiamo il buon senso, è un’occasione che non possiamo sprecare per rendere la sanità più vicina alle persone. Sanità che, non lo dimentichiamo, ha ripercussioni anche economiche e sociali. A cosa servono i 37 miliardi del Mes? Per un progetto di rafforzamento strutturale del sistema sanitario del Paese proprio in questa fase di pandemia. Ora dobbiamo concentrare gli sforzi sul servizio sanitario nazionale, sulla qualità delle prestazioni, l’accesso ai servizi e ridurre le diseguaglianze della sanità pubblica tra le regioni”. “”In questi anni – aggiunge il consigliere regionale – sono stati chiusi ospedali, accorpati reparti, tagliati posti letto, ridotti i presidi territoriali, la sanità pubblica si è diversificata sui vari territori regionali. Ecco perché, è scritto nell’Ordine del giorno, bisogna sfruttare subito questa opportunità e accedere ai fondi del Mes. Ora c’è l’urgenza di migliorarla, abbiamo una sanità ancora troppo differenziata e questa è l’occasione per attivare un nuovo Piano organico”. Per Guccione “il Consiglio regionale – sostiene Carlo Guccione – si deve riappropriare delle proprie prerogative costituzionali in materia sanitaria avviando l’iter legislativo di una serie di riforme, a cominciare dal fatto che le Aziende sanitarie provinciali debbano occuparsi solo esclusivamente di prevenzione e sanità territoriale, cedendo le competenze che hanno sugli ospedali Spoke con la nascita di un’unica Azienda ospedaliera provinciale Hub. Dopo undici anni di commissariamento bisogna mettere mano alla realizzazione e organizzazione di un nuovo Piano sanitario regionale, anche alla luce della diffusione e degli effetti devastanti del virus Covid-19”.

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