Il segretario provinciale del PD bruzio, Vittorio Pecoraro, lancia l’idea di Sandro Ruotolo come candidato alla presidenza della Calabria. Un’ipotesi che inizia a prendere forma tra i dem, con un forte richiamo al precedente di De Magistris.
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Sandro Ruotolo candidato alla presidenza della Regione Calabria: una suggestione, certo, ma non solo una chiacchiera da bar. Mentre Ruotolo attendeva un volo all’aeroporto di Roma, forse gli saranno fischiate le orecchie. A Spezzano Sila, durante la Festa dell’Unità, il suo nome risuonava con forza tra i militanti del Partito Democratico.
Il segretario provinciale del PD bruzio, Vittorio Pecoraro, non nasconde il suo entusiasmo: «Lo ha fatto De Magistris, perché non Ruotolo? Conosce benissimo la nostra terra e sarebbe un ottimo presidente», dichiara tra una stretta di mano e una sigaretta accanto alla giovane squadra del sindaco dem Salvatore Monaco. L’idea di Ruotolo candidato nasce in un contesto che richiama i vecchi tempi della sinistra, con tavolate rustiche, bandiere sventolanti e il Sabatum Quartet che intona “Avanti Popolo”.
La serata, dedicata a temi cruciali come la sanità e l’autonomia differenziata, ha visto una forte partecipazione, con molti giovani e donne presenti. Tra loro, Anna Giulia Caiazza, arrivata da Crotone, nega spaccature interne al partito, sottolineando come i membri del PD abbiano letto insieme, e con ironia, gli articoli che parlano di divisioni.
Nel frattempo, l’ipotesi Ruotolo presidente comincia a prendere forma. A questo scenario si affianca anche la candidatura di Franz Caruso, proposta da Giuseppe Mazzuca. Il Partito Democratico sembra dunque già proiettato verso una nuova campagna elettorale, anche se le vacanze sono appena terminate.
In questa cornice, emerge un nuovo dinamismo nel PD, con una forte attenzione ai giovani, come dimostrato dalla presenza di Francesco Mendicino, giovane militante di Spezzano, accanto a figure storiche del partito come Nicola Adamo, Carlo Guccione ed Enza Bruno Bossio. Il segretario nazionale del PD, Marco Sarracino, con deleghe per la coesione territoriale, il Sud e le aree interne, rappresenta questo rinnovamento giovanile, simile al percorso intrapreso da Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia per i post-fascisti.
Con l’ipotesi di Ruotolo come candidato alla presidenza, il PD calabrese rilancia la propria presenza sul territorio, alimentando una nuova energia in vista delle sfide future.