Mer. Lug 17th, 2024

Per entrambi il pm ha chiesto la condanna a due anni e mezzo di reclusione

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Teresa Vottari (cl. 70) e Giuseppe Pelle (cl. 98), sono tornati in libertà. Lo ha disposto il gup di Reggio Calabria che ha accolto l’istanza presentata dagli avvocati Giuseppe Bartolo e Antonio Russo, difensori di entrambi, imputati nell’ambito del filone dell’abbreviato del processo “Pollino-Hermes”, in atto davanti al gup distrettuale reggino.

I difensori hanno rappresentato, tra l’altro, l’attenuazione delle esigenze cautelari in considerazione del periodo temporale trascorso tra i fatti contestati, risalenti al 2016, nonché la scelta del rito alternativo che si dovrebbe definire in autunno. La revoca degli arresti, in accoglimento dell’istanza, è stata concessa dal giudice reggino.

La Vottari e Pelle nel processo rispondono del reato di procurata inosservanza della pena, in concorso con altri, per avere aiutato Antonio Pelle (cl. 62), alias “la mamma”, catturato a Benestare il 5 ottobre 2016, ritenuto dagli investigatori un esponente apicale del clan “Pelle-Vottari” di San Luca. Il pm ha chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione per la Vottari e il giovane Pelle, rispettivamente moglie e figlio di Antonio Pelle, ritenendo che i due imputati avrebbero aiutato il proprio congiunto, insieme ad altri, a sottrarsi all’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso nel 2013 dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, dovendo scontare una pena complessiva di 22 anni di reclusione.

In attesa della definizione del processo di primo grado, che riprende a settembre, gli avvocati Bartolo e Russo hanno ottenuto la revoca degli arresti domiciliari dei due loro assistiti che sono tornati in libertà.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO

Print Friendly, PDF & Email