Gran problema per la squadra che milita in serie D
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Con effetto immediato, i Carabinieri della stazione di San Luca guidati dal maresciallo Capo Michele
Fiorentino, hanno disposto il sequestro dei servizi igienici dello spogliatoio dello stadio comunale
“Corrado Alvaro”, perché gli scarichi fognari e di acque reflue scaricano nella vicina fiumara di Santa
Venere. Un provvedimento che nessuno si aspettava perché lo stadio è funzionale da più di
trent’anni, essendo stato realizzato intorno ai primi Novanta con fondi della Cassa Depositi e Prestiti.
Un provvedimento che va a complicare i programmi della società sportiva Asd San Luca 1961 che
milita in serie D, che domenica dovrebbe recarsi a Locri per disputare la prima partita della stagione.
E che adesso non sa dove effettuare gli allenamenti in vista della difficile trasferta.
A leggere il provvedimento notificato al sindaco Luca Bruno Bartolo, «gli scarichi e le acque reflue
della struttura venivano fatti confluire, per il tramite di un pozzetto di raccolta posto nei pressi
dell’ingresso dell’area spogliatoi ed attraverso un tubo di scolo posizionato sotto strada, direttamente
nella parte sottostante l’argine della vicina fiumara di Santa Venere, causando di conseguenza un
notevole disastro ambientale».
L’impianto sportivo è uno dei più belli della provincia dopol la ristrutturazione del 2017 con fondi del
Ministero delle Pari Opportunità, per un importo pari a 800mila euro. In quella occasione, oltre alla
riconversione del terreno di gioco da terra battuta a erba naturale, con l’aiuto degli operai dell’Azienda
Calabria verde, fu ripristinata la tribuna coperta, rifatta la recinzione dell’intero rettangolo di gioco che
non era a norma e sistemati e modernizzati gli spogliatoi: uno stanzone per la squadra locale, uno
per la squadra ospite, la stanza degli arbitri, l’infermeria, la lavanderia, più i servizi igienici. Un
intervento gestito e voluto dall’allora commissario prefettizio Salvatore Gullì
Nel prendere atto di un provvedimento che rischia di scompaginare il lavoro della squadra di calcio, il
sindaco Bartolo, amareggiato ma consapevole della legittimità del provvedimento, ha dichiarato che
l’ufficio tecnico guidato dall’ingegnere Antonella Catanzariti, si è messo subito al lavoro per realizzare
nei tempi più brevi una vasca Imof di proporzioni adeguate che consenta di raccogliere e smaltire i
liquami prodotti.
Il problema era già presente in occasione dell’inaugurazione dell’impianto con la famosa partita della
legalità tra la nazionale dei Cantanti e quella dei Magistrati. Ma sembra che in quella occasione (21
aprile 2017), il Comune avesse ottenuto un’autorizzazione temporanea dalla Provincia per poter
utilizzare i servizi igienici, ieri messi sotto sequestro. Con il senno di poi possiamo dire che anche gli
escrementi vanno classificati: ci sono quelli di serie A e quelli… di serie D.
fonte Gazzetta del sud