Mer. Nov 20th, 2024

Oggi ricorre il 26° anniversario della scomparsa di Lollo Cartisano, fotografo di Bovalino ucciso dalla ndrangheta per essersi rifiutato di pagare il pizzo. Il 22 luglio 1993 è stato sequestrato dalle organizzazioni criminali della locride in presenza di sua moglie Mimma e i resti il suo corpo sono stati ritrovati dieci anni dopo nei pressi di Pietra Cappa, nel territorio di San Luca, a seguito della segnalazione di uno dei sequestratori che, pentitosi, chiedeva perdono alla famiglia.

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Sul luogo del ritrovamento, dove è presente una piccola croce in legno, da anni si recava una marcia silenziosa organizzata da don Luigi Ciotti coordinatore nazionale di Libera – “I Sentieri della Memoria” – per ricordare Lollò Cartisano e le altre vittime innocenti della ‘ndrangheta. Da sei anni però, a causa di una frana che ha interrotto la strada di collegamento a Pietra Cappa, non è più possibile raggiungere la croce e la marcia della legalità si deve fermare a metà strada, acuendo il dolore dei familiari più stretti di Lollo Cartisano.

“La Regione aveva promesso un finanziamento al Parco dell’Aspromonte per ricostruire l strada in pessimo stato, ma non si è visto nulla. Noi vogliamo portare la gente in Aspromonte perché lo amino, così come lo amava papà”, denuncia Debora figlia di Lollo e referente di Libera per la Locride.

I consiglieri di minoranza del comune di San Luca, Klaus Davi, Carlo Tansi e Giuseppe Silvaggio, esprimono la loro vicinanza e la loro solidarietà alla famiglia Cartisano. Per questo si sono impegnati, sin dal loro insediamento, per la risoluzione di questo annoso problema effettuando sopralluoghi tecnici lungo la strada franata per verificarne il grado di danno subito e i possibili interventi di consolidamento per il ripristino.

Il recupero di questa strada potrebbe anche rappresentare un volano di sviluppo per un’area economicamente depressa come San Luca che però ha la grande fortuna di comprendere nel suo territorio un sito di grande interesse turistico come Pietra Cappa: il monolite più alto d’Europa che si erge maestoso al di sopra delle conifere dell’Aspromonte sopra San Luca; testimonianza geologica rarissima di grande pregio che conferisce al territorio un panorama di accecante bellezza, dove molti turisti si recano a piedi tra mille difficoltà a causa dell’interruzione della strada.

I consiglieri Davi, Tansi e Silvaggio chiedono alla Regione Calabria di mantenere gli impegni assunti con la famiglia Cartisano avviando gli interventi di ripristino della strada per consentire la ripresa della marcia della legalità. Tali interventi devono partire con estrema urgenza in quanto – come si è evinto dai sopralluoghi effettuati – il susseguirsi di eventi alluvionali, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, può compromettere irrimediabilmente il recupero della strada che rischia di essere inghiottita dalle tante frane che insistono sulla strada.