Mar. Lug 16th, 2024

MeDU, i Medici per i Diritti Umani, hanno denunciato attraverso un allarmante report, la situazione che si vive nell’area industriale di San Ferdinando, dove
si trovano circa 2 mila persone accampate tra tende e baracche, stabili e mezzi abbandonati. I migranti infatti vivono qui in condizioni di vita e lavoro davvero devastanti.

Nell’ambito del Progetto “Terragiusta” MeDU opera nella Piana di Gioia Tauro con una clinica mobile che offre assistenza medica e sostegno a tutti i braccianti stranieri.
La denuncia sulle condizioni in cui i lavoratori sono costretti a vivere arriva in seguito a quella fatta dalla eurodeputata del movimento 5 stelle Laura Ferrara, che l’ha definita
“una bomba ad orologeria.”

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Sono passati 7 anni dalla Rivolta di Rosarno, ed è passato del tempo anche dal protocollo operativo che doveva cercare di risolvere i problemi in materia di accoglienza e integrazione degli immigrati nella Piana, ma quel protocollo siglato da Regione, Prefettura, Provincia e Comuni di Rosarno, San Ferdinando e alcune Ong, il 19 febbraio 2016, è rimasto solo una lettera morta.
Il protocollo operativo non ha trovato mai una vera e propria attuazione, piuttosto oggi MeDU ricorda le condizioni di degrando e abbandono nel quale continano a vivere i migranti, e chiede
interventi al fine di garantire almeno i servizi essenziali.

Quello che si chiede per i lavoratori è dignità, la dignità di poter dormire su un letto, di avere un tetto sulla testa e ripararsi dal freddo. Sul report si legge che metà di loro dorme su materassi
per terra o direttamente sul pavimento, i bagni sono buche scavate nella terra, si cucina in fuochi improvvisati e ci si lava con acqua riscaldata in bidoni di lamiera, per non parlare
del fatto che qui non è organizzato nessun servizio di raccolta della spazzatura.

La Regione, insieme alla Prefettura e i Comuni interessati, in seguito alla somma di 300mila euro avrebbe dovuto organizzare un nuovo accampamento, poco distante dal presente,
e dotarlo di tende nuove e sicurezza. Si viene a sapere poi che il nuovo spazio è stato dotato di qualche lavoro, ma che le 44 tende previste insieme ai moduli per i servizi igienici non sono arrivati,
inoltre lo spazio non è ritenuto sufficiente ad ospitare tutti i migranti, per cui servirebbero altre tende e altro spazio.

Un quadro davvero disastroso quello della Tendopoli di San Ferdinando, il 75% della popolazione ha il permesso di soggiorno: il 29% è richiedente asilo, il 16% per motivi umanitari, mentre il 10% per motivi di lavoro. Fuggono da guerre, miseria e povertà, vengono dal Mali, Ghana, Burkina Faso e soprattutto dal Senegal.

Inoltre il quadro si fa ancora più drammatico con l’aumento della popolazione femminile, molte delle donne presenti infatti sono vittime di fenomeni di tratta a scopo di prostituzione.

Carlotta Tomaselli

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