Si è tenuta stasera a Samo (Rc) organizzata dai fedeli della locale parrocchia, una manifestazione di protesta a favore dell’amato Padre Claudio Cantù ex (ormai)Parroco.
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Dopo 27 anni di amorevole servizio, infatti lo stesso è stato “messo a riposo” per ordini superiori. Nell’arco di tutti questi anni, notevole è stato il suo operato: ha provveduto a ristrutturare interamente la chiesa arricchendola di manifatture di notevole pregio,migliorando l’oratorio ma soprattutto preoccupandosi del benessere (non solo spirituale) dei parrocchiani.
Proprio per questo motivo, negli ultimi mesi si era creato un movimento spontaneo, per cercare di far realizzare l’ultimo desiderio del loro amato Padre: poter festeggiare il 60° anno di sacerdozio che cadrebbe nel mese di febbraio 2019 e che potrebbe proprio coincidere con l’ultimazione dei lavori del campetto da calcetto attiguo all’oratorio. Proprio tale campetto è uno dei tanti lavori che ha intrapreso P. Claudio e che finalmente sta giungendo a conclusione.
Per spiegare tali motivazioni una numerosa delegazione della comunità si era recata da Vescovo Francesco Oliva, che aveva promesso quanto prima di recarsi presso la parrocchia. Ma così non è stato: non solo non è venuto, ma per tutta risposta ha mandato una lettera aperta ai fedeli in cui tra le tante cose rimproverava alcuni laici di essersi “lasciati andare a mormorio e pettegolezzi.”
Delusi da questo atteggiamento, il comitato ha deciso di manifestare pubblicamente dissenso e indignazione, procedendo ad una raccolta firme che ha visto l’adesione generale della popolazione e persino della piccola comunità di fede Evangelica.
Si chiede semplicemente di poter realizzare questo suo ultimo desiderio… viene concesso anche ai carcerati e perchè non ad un uomo operatore di pace???
COMITATO