RIACE -23 DICEMBRE 2018-ORE 10
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La conquista più importante è la consapevolezza, di ritrovarsi nella giornata dell’anti vigilia del Santo NATALE, ai piedi della torre Casamona di RIACE, per segnare la strada giusta a chi di dovere ad intervenire, dopo le tantissime denunce pubbliche , mediatiche e fattive dirette alla Sovrintendenza competente, all’ufficio tecnico del Comune di Riace, nel marzo 2018.L’antica torre di guardia Casamona di Riace ,rischia di crollare e’ lesionata in maniera importante nella parete nord e ovest. Realizzata intorno alla metà del 1500, è costituita da due stanze sovrapposte e in origine anche da un terrazzo merlato che, nel tempo, è stato praticamente cancellato dall’abbandono continuo. Attualmente, segnaliamo , sollecitando interventi di salvaguardia, le pareti della struttura sono crepate e tutto l’edificio rischia di cedere diventando poco più di un semplice rudere. Nell’odierna mattinata pre- festiva, ci siamo ritrovati , a goderci un luogo naturalistico di pregio , immersi tra le piante di eucalipto , per denunciare e invitare la Sovrintendenza dei beni archeologici e storici della Calabria , il comune di Riace a prenderne atto e responsabilita’,come tutti coloro che hanno a cuore la rinascita , propositività e la cura del proprio territorio, affinchè si possa intraprendere quel cammino condiviso e costruttivo, atto a donarci dignità , opportunità ed economia, con il regalo più bello che BABBO NATALE ci potrà fare, quello di salvarci la TORRE CASAMONA DI RIACE, per poter aggiungere alla città dei Bronzi, un luogo importante e storico da poter valorizzare e visitare , nel futuro di chi gestira’ la cosa pubblica nella cittadina jonica.Prima di tutto dobbiamo essere noi cittadini a valorizzare i nostri tesori e tutelare per come ci e’ possibile farlo, affinchè chi e’ pagato per farlo possa beneficiare di questa sinergia di cittadinanza attiva , che oggi e’ trasparenza calabrese in rete , ma nel futuro se la semina e’ stata fatta bene . dovranno essere tutti i cittadini calabresi e non solo.
GIANPIERO TAVERNITI