Mar. Set 17th, 2024

Anche infermieri e 118. ‘Carenze organico, a rischio assistenza’

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

'Salvare il Pronto soccorso per

salvare il Servizio sanitario nazionale’. Con questo slogan, il

prossimo 17 novembre i medici e gli infermieri del Pronto

Soccorso e del 118 scenderanno in piazza, per la prima volta,

accompagnati dalla Società italiana di medicina di emergenza

urgenza (Simeu), per sensibilizzare opinione pubblica e decisori

rispetto all’attuale crisi legata alla situazione di disagio

lavorativo causato delle carenze strutturali e di organico che

si registrano nelle Unità Operative di Medicina d’Urgenza,

Pronto Soccorso e 118 in tutta Italia.

Il dato “inquietante – afferma la Simeu – è che la perdita di

professionisti ha ormai raggiunto i massimi livelli storici e

oggi si è molto vicini a compromettere, in maniera decisiva, la

qualità dell’assistenza offerta, peggiorando il livello di

rischio clinico per la salute dei cittadini. Nella realtà dei

fatti possiamo affermare che siamo di fronte alla concreta

possibilità di un fallimento che si ripercuote su tutto il

Sistema Sanitario Nazionale”. Oggi, rileva la Società

scientifica, si registra infatti una carenza di circa 4000

medici e 10.000 infermieri di Pronto Soccorso e 118. Inoltre, il

ricambio generazionale non è più assicurato: la scarsa

attrattiva che la disciplina ha sui giovani laureati è stata

evidenziata da una Scuola di specialità che registra abbandoni,

di anno in anno superiori, e borse di studio non assegnate, con

concorsi andati deserti in tutte le Regioni e abbandono dei

professionisti. Così, spiega la Simeu, “circa il 50% delle Borse

di Studio della Specialità di Emergenza Urgenza non sono state

assegnate nell’anno accademico 2021/22, per disinteresse dei

neolaureati, e si registra il 18% di abbandoni di studenti

nell’anno accademico 2020/21″. La Simeu lancia quindi un grido

di allarme al fine di sensibilizzare politica, istituzioni e

opinione pubblica “affinché queste problematiche e la crisi in

atto vengano affrontate concretamente a salvaguardia della

tenuta dell’intero Ssn”.

Print Friendly, PDF & Email