Mar. Ago 6th, 2024

L’estate dei moti di Reggio Calabria come mai nessuno l’aveva raccontata, attraverso un romanzo in cui la corrispondenza tra due tredicenni distanti poche decine di chilometri rivela la Rivolta fatta di passione e orgoglio cittadino, ma anche di intrighi, intrecci politico-masso-mafiosi, tresche, tragedie ed eversione nera.

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“Salutiamo, amico” (2020, Giunti Editore) è l’ultima fatica letteraria del giornalista e scrittore Gianfrancesco Turano. Un volume di cinquecento pagine che si legge tutto d’un fiato, fa sorridere, indigna, appassiona e incuriosisce, soprattutto chi quell’estate non la visse per ragioni anagrafiche.

Un racconto che parla di spiagge pietrose sullo Jonio, di summit montani di una ‘ndrangheta agropastorale che diventa “Santa” di politici nazionali respinti e sbeffeggiati di chi le sue giornate le viveva tra le barricate e non disdegnava assalti alla Questura o alla Prefettura.

Ma racconta anche di grembiulini neri e compassi negli armadi di mariti distratti, di cene eleganti “alla settentrionale” in cui a una certa ora si ballava passando i 45 giri più in voga, di una solidarietà popolare per i manifestanti e di una diffidenza nei confronti delle forze dell’ordine che diventa vera e propria ostilità.

I protagonisti del romanzo non avevano, a differenza dei loro coetanei di adesso, Instagram o altri social network. E nemmeno, ovviamente, PC e smartphone. Le immagini e i racconti li affidavano alle lettere recapitate da papà dal volto multiplo. E sono diventati colonna portante di un romanzo che sorprende per la sua originalità che tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina.

“Salutiamo, amico” verrà presentato sabato 27 giugno alle ore 18 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno.

Gianluca Albanese dialogherà con l’autore.

Intervengono i giornalisti Carlo Macrì e Gianfranco Manfredi.

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