Un libro che parla dei sogni attraverso la carta scritto in una lingua giovane, calda, sentimentale e poetica. Una tempesta di ricordi che invade il lettore e lo spinge fino alla fine del romanzo. Perché per amare si vuole somigliare all’altro ed essere uniti. Così Olga, bibliotecaria e giornalista, col marito Gustavo, editore noto. Un romanzo di destino sull’editoria e sulle biblioteche che non manca di affrontare discorsi sociali importanti. Vengono toccati anche il tema della depressione e del suicidio, come della malattia e del tradimento. Temi importanti, fondamentali, insieme a molti altri come la fame in Africa, l’abbandono dei bambini, lo scoraggiamento derivante da una notizia di infertilità. Tutto questo in pochissime pagine. Degne di essere lette, contestate, amate dall’establishment intellettuale.
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