Mar. Lug 16th, 2024

Rosarno ha visto oggi un evento significativo organizzato dall’associazione Officina Numero 8, che ha riunito l’Anpi, i sindacati e la società civile per commemorare Giuseppe Valarioti, politico e attivista assassinato dalla ‘Ndrangheta nel 1980. Con le parole d’ordine “pace, terra, lavoro”, la manifestazione ha richiamato l’attenzione sui diritti dei lavoratori, dei precari e dei giovani costretti a lasciare la propria terra. L’evento si è svolto presso la Casa del Popolo Valarioti, ora salvata dalla vendita e restituita alla comunità grazie all’impegno dell’associazione Officina Numero 8.

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Numerose associazioni locali hanno aderito, insieme all’ANPI e ai sindacati come la CGIL, l’USB e Orsa Porti, così come cittadini liberi. L’obiettivo principale è stato rivendicare pari opportunità nel lavoro, sicurezza, diritto all’abitare e un giusto compenso. La giornata è stata anche un’occasione per esprimere solidarietà contro le guerre, i conflitti armati e le mafie, come la ‘Ndrangheta.

L’evento è iniziato con un corteo per le vie di Rosarno, seguito da discorsi e performance artistiche che hanno riflettuto sui temi dei diritti sociali e civili. Angelo Carchidi, uno degli organizzatori, ha sottolineato l’importanza di ascoltare i bisogni del territorio e ha annunciato progetti futuri per la Casa del Popolo Valarioti, inclusa la creazione di un presidio sanitario e psicologico.

Durante l’incontro, diversi rappresentanti sindacali hanno preso la parola. Gregorio Pititto della CGIL ha criticato l’autonomia differenziata e ha evidenziato il problema dell’emigrazione giovanile dal territorio. Giuseppe Marra dell’USB Calabria ha denunciato il precariato e ha richiesto salari più equi, mentre Mimmo Macrì di Orsa Porti ha enfatizzato l’importanza della sicurezza sul lavoro e il potenziale economico del porto di Gioia Tauro per la zona circostante.

La giornata è stata documentata per un futuro film intitolato “Medma non si pega”, che racconterà la storia di Peppe Valarioti, dalle lotte contadine degli anni ’60-’70 fino alle sfide odierne. Il documentario sarà curato da Gianluca Palma, Giulia Zanfino e Mauro Nigro della società Ugly Films s.r.l.s.

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