La sanluchese Miriam Giorgi, 17 anni, studentessa del ITC Marconi di Siderno, è ufficialmente Alfiere della Repubblica. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato poche ora fa, al Quirinale, 29 Attestati e distintivi d’onore di “Alfiere della Repubblica” a ragazze e ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio.Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2007, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Quest’anno è stato dedicato ampio spazio a quanti si sono impegnati per la promozione dell’ambiente, inteso sia come salvaguardia del territorio sia come sviluppo del patrimonio culturale e sociale. La tutela e la valorizzazione dell’ambiente richiedono conoscenze, passione e una visione del futuro che le giovani generazioni mostrano spesso di avere. Accanto ai 29 Attestati d’onore, il Presidente Mattarella ha poi voluto riconoscere il merito di tre iniziative collettive assegnando loro una targa. Queste tre targhe testimoniamo come la cooperazione, tratto comune di molte iniziative giovanili, sia un elemento che contribuisce alla validità dei progetti poiché sin da piccoli è possibile eccellere stando insieme. Al termine della cerimonia, condotta da Nicola Conversa e Anna Madaro, youtuber e attori del gruppo “Nirkiop” di Taranto, il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti.
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Ecco il profilo di Miriam Giorgi:
Miriam Giorgi, 14/6/2001, residente a San Luca – È nata nella Locride e vive nel paese di San Luca. Ha una grande vocazione per lo studio, e passione per i libri e per la scrittura. A 15 anni ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy, ne ha già scritto un altro per il quale è in cerca di un editore e ha ancora tante storie nella sua mente in attesa di essere raccontate. Sogna di poter un giorno diventare ingegnere aerospaziale, ma intanto frequenta la scuola con impegno e si immerge, appena può, nei libri della sua stanza.
Il Discorso del Presidente della Repubblica:
Benvenuti. È un piacere incontrarvi. Siete giovani, alcuni giovanissimi, e avete manifestato un senso protagonista di cittadini, dimostrando di sentire la corresponsabilità per le sorti comuni del nostro Paese, facendo comprendere che occorre essere protagonisti e costruire il futuro senza chiudersi nella propria dimensione personale, individuale, magari con egoismo. Al contrario, vi siete impegnati in iniziative che riguardano gli altri, l’intera comunità in cui vivete: sono iniziative di grande valore e di straordinaria importanza.
Vi ringrazio davvero molto anche perché portate in questi saloni così solenni una folata di allegria.
Un ringraziamento ad Anna e Nicola per come hanno condotto, magistralmente, questo nostro incontro che deve essere ed è tutt’altro che rituale o cerimonioso, ma informale, allegro e pieno di vita, come il vostro impegno.
Molte ragazze e ragazzi hanno ricevuto questo attestato per l’impegno nell’ambiente che rappresenta una delle sfide più grandi della nostra epoca. Avete promosso iniziative per difendere l’ambiente, per salvare piccoli centri storici, per difendere aree naturali, per diffondere la conoscenza di temi ecologici, per promuovere la tutela di beni che sono di tutti.
Complimenti ragazzi, questa è una grande frontiera e l’avete affrontata con senso di responsabilità e grande efficacia.
Altri tra voi hanno ricevuto il riconoscimento per atti e gesti di altruismo, di generosità, di solidarietà, di aiuto verso chi è in difficoltà, dimostrando di comprendere che aiutando gli altri ci si realizza con grande soddisfazione e si riceve in cambio molto di più di quello che si dà. E questa solidarietà l’avete manifestata in tanti modi.
C’è un legame importante tra tutela dell’ambiente e solidarietà.
Tutti questi impegni che avete messo in campo esprimono il senso della sorte comune della nostra comunità, dell’ambiente in cui viviamo, dei beni che utilizziamo e che dobbiamo conservare per le prossime generazioni e per la vita degli altri, comprendendo che non si può essere felici se accanto vi è qualcuno che non lo è.
Questo incontro è stato di particolare importanza, in questo Palazzo che spero visiterete e che, come ha detto bene Anna, è la casa degli italiani, la casa di tutti noi. E incontrarvi per darvi questi riconoscimenti è anche il segno che non siete delle perle rare, delle eccezioni; manifestate invece quello che c’è di consapevolezza, di altruismo, di senso di responsabilità tra i nostri giovani, in maniera molto diffusa. Come voi, tanti assumono iniziative, svolgono azioni, hanno comportamenti che vanno nella direzione che voi avete manifestato e vissuto. Questa è la ricchezza del nostro Paese.
Non aggiungo altro perché quello che è importante non è ciò che io posso dire ma è quello che voi avete fatto.
Io dico spesso che ho grande fiducia nel futuro dell’Italia e voi siete una delle ragioni di questa fiducia.