Lun. Ott 28th, 2024

Nella notte tra il 16 e il 17 giugno 2024, al largo delle coste di Roccella Jonica, una barca di turisti francesi ha avvistato un’imbarcazione alla deriva, quasi completamente affondata, a circa 120 miglia dalla costa calabrese. A bordo, solo 12 migranti, i sopravvissuti di un gruppo iniziale di 76 persone partite dalla Turchia in direzione dell’Italia.

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La tragedia si è consumata senza grande attenzione mediatica, nonostante la gravità dell’evento. Ore prima del ritrovamento, Alarm Phone, la rete di volontari internazionali che dal 2014 raccoglie e gestisce segnalazioni di emergenze in mare, aveva allertato la Guardia costiera italiana su una situazione di pericolo. Tuttavia, nel comunicato ufficiale diffuso il 17 giugno, questa segnalazione non è stata mai menzionata. Un dubbio sorge: qualcuno è andato a cercare quei migranti? Quali misure sono state prese per evitare l’ennesima tragedia del Mediterraneo?

A destare ancora più interrogativi è la presenza di aerei di Frontex, l’agenzia europea di controllo delle frontiere, che potrebbero aver sorvolato l’area durante quelle drammatiche ore. Cosa è stato fatto per intervenire?

Questo episodio richiama alla mente la tragedia di Cutro, ma con molta meno attenzione mediatica. Un dramma passato sotto silenzio, ma che riporta alla luce questioni cruciali sul soccorso in mare e sulla gestione delle emergenze migratorie.

La vicenda sarà al centro dell’inchiesta che verrà trasmessa domenica su Report, a partire dalle 20:30 su Rai 3. Un’occasione per fare luce su quanto accaduto e per riflettere ancora una volta su una crisi umanitaria che continua a segnare il Mediterraneo.