Lun. Ago 5th, 2024
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Premiato il romando “Mahbub” della scrittrice-giornalista da anni trapiantata a Torino, basato sulla storia personale.

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Nuovo importante riconoscimento per la scrittrice e giornalista Angela Costa, originaria di Roccella ma da anni trapiantata a Torino, dove è funzionaria della Regione Piemonte. Il suo romando, il quarto, intitolato “Mahbub (edito per i tipi di Pegagus) è stato premiato per la sezione inediti all’VIII edizione del Premio letterario internazionale Montefiore 2018, dall’associazione culturale “Pegasus Cattolica” con il patrocinio della Regione Emilia Romagna del Comune di Montefiore Conca. Si tratta di un’opera fortemente autobiografica, il diario intimo di un lungo cammino che tra speranze e delusioni, attese snervanti e sorprese improvvise, ha condotto l’autrice a realizzare il sogno di diventare mamma. Un sogno che si è concretizzato nella primavera 2012 quando la scrittrice e suo marito Bruno sono diventati genitori adottivi di Mahbub, da subito ribattezzato Emanuele. “Chi mi conosce sa bene che non scrivo per “mestiere” ma perché ne sento un bisogno viscerale. In questo caso poi, la scrittura mi ha guarita, letteralmente, ho tirato fuori il mio dolore più profondo, forse sopito, ma mai completamente superato” dichiara l’autrice. E in merito alla sua nuova fatica letteraria aggiunge: “Non è solo un gesto di amore infinito verso il mio bambino. E soprattutto un pezzo di vita,
comunque a centinaia di altre persone, che voglio rendere agli altri nella speranza di infondere coraggio, fiducia, forza e speranza”.
Dal racconto emerge il ruolo fondamentale che nella vita dell’autrice rivestono le persone che vicine rivestono le persone che vicine, il marito, prima di tutto, poi la famiglia, i tanti amici vecchi e nuovi e, ovviamente. al sua terra d’origine, alla quale la protagonista appare legata da un amore assoluto. Il romanzo, attraverso la storia personale della scrittrice, offre anche l’opportunità di conoscere alcune tappe fondamentali del sistema delle adozioni in Italia, con un occhio speciale alla realtà piemontese, che appare come un’eccellenza nel contesto nazionale. “Ho sperimentato sulla mia pelle e sui miei sentimenti – confessa Angela Costa- che le cose funzionano. Ho capito che, se ti affidi al personale delle equipe psicosociali senza riserve, sapranno portale fuori le tue reali motivazioni e ti insegneranno a vivere in maniera costruttiva le lunghe attese che ti separano dal momento in cui abbraccerai tuo figlio.

STEFANIA PARRONE (Gazzetta del Sud)

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