Un salto indietro nei secoli per rivivere il fascino della vita popolana e di corte al tempo dei Principi Carafa, casato di origini napoletane che ebbe in feudo Roccella dal 1479 al 1806 e del quale si conserva ancora l’antica residenza: il Palazzo fortificato e l’adiacente chiesa matrice sulla rupe, affacciata sul mare, che ospita il complesso monumentale conosciuto come Castello Carafa.
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Ritorna a Roccella Jonica il Corteo Storico Carafa, quest’anno giunto alla X edizione, promosso dall’Amministrazione comunale di Roccella Jonica, su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura guidato da Bruna Falcone, per valorizzare la storia dei Carafa della Spina che ebbero un ruolo determinante per lo sviluppo di Roccella e del comprensorio della Locride.
Al centro della manifestazione Fabrizio Carafa, 1° Principe della Roccella con privilegio del 24 marzo 1594 e Principe del Sacro Romano Impero. Una figura di primo piano commemorata, insieme ad altri personaggi del suo casato, personalità religiose, politiche e culturali del tempo, cavalieri dell’Ordine di Malta, nobili e popolani, dai numerosi figuranti che hanno sfilato e recitato in costume d’epoca. tra questi i ragazzi del’IIS “Mazzone”, la Scuola Primaria dell’Istituto comprensivo “Coluccio – Filocamo”.
un programma di grande attrattiva che per il decennale che l’assessore Bruna Falcone ha voluto stilare e che si è snodato lungo le vie del paese con varie rievocazioni da largo Campanella, via Vittorio Emanuele – Villa del Priorato Gerosolimitano, via Roma, piazzetta Primavera, via Orlando, via Torrente Zirgone.
l’anfiteatro al castello è stato la cornice che ha visto rievocazioni storiche ed esibizioni che vedranno protagonisti anche gli artisti Giullar Jocoso e Dama della luna, il Gruppo Trombonieri Sant’Anna di Cava dei Tirreni, il Gruppo storico Città di Catanzaro e l’Asd I° Legione Gladius Jonica et Italica di Catanzaro, che ha lasciato senza fiato le numerosissime persone presenti.
particolarmente commossa e soddisfatta L’assessore Falcone , per la riuscita dell’evento che l’ha vista impegnata in questi mesi assieme a numerose associazioni locali tra le quali, in primo luogo, “Roccella com’era”, che ormai da anni conduce lo studio sul periodo carafiano a Roccella e dintorni e l’Arciconfraternita San Giuseppe e il Comitato festa Maria SS. Addolorata.
Maria Teresa Criniti
