Il 17 giugno scorso, un veliero francese ha recuperato dodici naufraghi a metà strada tra Roccella Ionica e le isole ionie greche. La loro imbarcazione, ormai ridotta a poco più di un relitto, era partita dalla Turchia solo qualche giorno prima, trasportando circa 70 persone, tra cui numerosi bambini. È passato poco meno di un anno da quella tragedia, la più grave degli ultimi anni lungo la rotta tra la Turchia e la Calabria, dopo il drammatico naufragio avvenuto a Cutro, in provincia di Crotone, a febbraio 2023.
Continua....
In quei giorni terribili, la Guardia Costiera italiana, le motovedette classe 300 partite da Roccella Jonics, hanno lavorato senza sosta per recuperare decine di corpi in mare, mentre i familiari delle vittime, giunti da tutta Europa, si sono recati negli ospedali di Locri e Polistena per l’angosciosa procedura di riconoscimento dei loro cari. Tuttavia, in un momento così delicato e pieno di sofferenza, il dibattito politico sembrava concentrato su tutt’altro.
Nessuna parola di cordoglio per le vittime, nessun accenno ai sopravvissuti o un plauso a chi stava lavorando per salvare vite in mare. Il silenzio da parte delle istituzioni ha lasciato l’amaro in bocca a chi si aspettava una presa di coscienza collettiva, o perlomeno un gesto di solidarietà verso chi ha vissuto l’ennesima tragedia umanitaria.
Il programma “Report”, noto per le sue inchieste giornalistiche, dopo aver indagato sugli eventi antecedenti al naufragio di Steccato di Cutro, torna ora a far luce su quanto accaduto a Roccella Ionica. Attraverso interviste esclusive ai protagonisti e una ricostruzione dettagliata, si cercherà di riempire i vuoti lasciati da un silenzio che ha avvolto questa drammatica vicenda. Saranno ripercorse le tappe di una tragedia su cui l’indifferenza sembra aver prevalso.
L’inchiesta verrà trasmessa nella nuova stagione di “Report”, a partire dal 27 ottobre alle 20.30 su Rai 3, promettendo di raccontare una storia che merita di essere ascoltata e che non può rimanere sommersa dall’oblio mediatico.
