Mer. Lug 17th, 2024

Lascia i domiciliari il politico vibonese coinvolto nell’inchiesta della Dda di Catanzaro sul Credito sociale. Era stato arrestato il 2 febbraio scorso

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Lascia i domiciliari Nazzareno Salerno, ex assessore tratto in arresto lo scorso 2 febbraio nel corso dell’operazione “Robin Hood” contro la presunta sottrazione di denaro destinato al Credito sociale. Il Tribunale della libertà dopo l’udienza dello scorso 7 novembre, ha depositato oggi il dispositivo che ha revocato la misura cautelare dei domiciliari ai quali Salerno, difeso dagli avvocati Vincenzo Gennaro e Domenico Naccari, era ristretto dallo scorso mese di giugno nella sua casa di Serra San Bruno, nel Vibonese.
L’operazione “Robin Hood” a febbraio aveva portato all’arresto di nove persone, indagate, a vario titolo, per reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, abuso d’ufficio, peculato, corruzione, turbativa d’asta e falso materiale in atto pubblico. Un comitato d’affari, secondo la ricostruzione della Dda di Catanzaro, costituito da politici, tra i quali anche l’ex consigliere comunale lametino Pasqualino Ruberto, funzionari pubblici, tra i quali Vincenzo Caserta, e professionisti, Vincenzo Marano che avrebbe gestito in maniera illecita i fondi del Credito, sottraendone la gestione all’ente in house Fincalabra e affidandoli a una società esterna, la Cooperfin di Vincenzo Marano.

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