Mar. Ago 6th, 2024

La presentazione a Vibo Valentia sabato 13 novembre

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"Da Vibo Valentia, Capitale

Italiana del Libro, può ripartire la riscossa italiana

nell’economia digitale”. Ad affermo il sociologo Nicola Piepoli

e il comunicatore Domenico Garrone ricordando che “l’Unione

Europea con l’indice Desi (Digital Economy and Society Index)

mette l’Italia al quart’ultimo posto su 28 Paesi e questo –

sottolinea – significa troppo per non cambiare immediatamente

direzione e consulenti strategici nei ministeri, nelle Regioni,

nelle istituzioni”.

Piepoli e Garrone presentano, sabato 13 novembre a Palazzo

Gagliardi, il “manifesto riscrivere l’economia digitale

italiana”. “Servono maggiori competenze professionali italiane.

Serve riscrivere l’economia digitale dell’Italia, in italiano e

per gli italiani – aggiunge Garrone -. Oggi è un’utopia

l’economia digitale così come viene presentata ai nostri

imprenditori senza alcuna attenzione alle fonti principali del

nostro Made in Italy: la cultura, le nostre lingue, il nostro

territorio”. Fra gli esempi Garrone cita lo Spid, definendolo

“un sistema di identificazione non di identità. Chi non ha colto

la differenza quando ha deciso era ignorante. ‘Trasformazione

Digitale’ . Un orrore! Innovazione Digitale: acqua santa –

prosegue ancora -. Portare nell’attualità senza alterarne il Dna

salva il Made in Italy, trasformarlo per renderlo riproducibile

nel Delaware o in Cina produrrà la morte dei nostri territori.

Riscrivere l’economia digitale italiana in italiano per gli

italiani – conclude – significa impegnarsi a portare cultura,

sapienza e creatività a dominare la competitività invece la

stiamo subendo e perdiamo ogni giorno senso anziché acquisire

l’energia che ha reso il Made in Italy il marchio in cui

riconosciamo i nostri prodotti, le nostre storie Questo è il

manifesto che portiamo a Vibo Valentia, Capitale Italiana del

Libro per un uso serio e sociale del Pnrr del Governo Draghi”.

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