Mar. Lug 16th, 2024

Nella regione con la maggiore concentrazione di scuole a rischio sismico, 700 edifici su 2000 iscritti all’anagrafe dell’edilizia scolastica sono al centro di un ampio programma di interventi per la sicurezza. Adeguamento strutturale, architettura bioclimatica, agibilità, efficientamento energetico: in Calabria sono stati finanziati tutti i progetti presentati dai comuni. Molti cantieri sono già chiusi.

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Da Diamante a Locri, fino a Reggio Calabria, i lavori sono stati programmati grazie a una progettazione integrata a base di fondi europei (Por e Pon), Fondi per lo sviluppo e la coesione e altri finanziamenti. Per un totale di oltre 700 milioni di euro.

L’iniziativa Scuole Sicure incide sulla quotidianità di 280mila alunni, 32mila docenti, 10.000 addetti: «Questo dimostra che la nostra non è la regione dell’irrimediabilità», sottolinea il vicepresidente della giunta Francesco Russo.

Con una delibera ad hoc e 40 milioni di euro, più 9 milioni dalla premialità ottenuta dall’Unione Europea (143 milioni di euro per aver superato i target di spesa), la Regione lancia un nuovo bando (scade a metà dicembre) per i comuni che hanno progetti pronti. Successivamente si procederà a sportello. «Di per sé è una procedura rivoluzionaria – aggiunge Russo – cui si aggiungono ulteriori strumenti per quelle amministrazioni che non hanno fondi per la progettazione o tecnici cui affidare i lavori per partecipare alle gare». Il 18 sarà presentato un ulteriore bando da 5 milioni di euro per interventi di decoro e arredo intorno alle scuole provviste di collaudo statico e agibilità.

«Il nostro obiettivo – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio in occasione dell’inaugurazione del nuovo istituto comprensivo di Paterno Calabro (in provincia di Cosenza) – è quello di mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici, cancellando il rischio nei luoghi in cui si formano i nostri figli. Per questo stiamo predisponendo nuovi fondi e nuovi interventi, attingendo anche alla premialità con cui l’Europa ha riconosciuto il nostro lavoro».

 

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