Mar. Nov 19th, 2024

Sono 443 i Comuni destinatari del fondo riservato agli enti locali i cui amministratori abbiano subito atti intimidatori (diretti a loro stessi, ai propri familiari o a beni di loro proprietà) o il cui patrimonio sia stato oggetto di episodi di danneggiamento. La quota relativa all’anno corrente è stata ripartita con il decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 luglio 2022. L’ammontare spettante a ogni Comune è stato parametrato alla popolazione residente e al numero di atti intimidatori rilevati nel report 2021 stilato dalla Direzione centrale della Polizia Criminale. Come emerge da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali (Csel), basata su dati del ministero dell’Interno, è la capitale ad essersi assicurata la fetta più ingente delle risorse sul tavolo: 406.230 euro a fronte di una media nazionale di 11.287. Cospicui anche i trasferimenti indirizzati a Milano (232.755 euro), Torino (202.718 euro), Napoli (122.019 euro) e Genova (115.351,64). In generale, la regione che detiene il triste primato del maggior numero di enti interessati dal fenomeno intimidazioni, e che sono quindi stati inseriti tra i beneficiari di queste particolari risorse, è la Lombardia, con 56 Comuni, seguita da Calabria (53), Campania (51), Sicilia (50) e Puglia (49). Seguono, a grande distanza, il Veneto con 36 enti, la Sardegna con 22, il Piemonte (18 comuni), l’Abruzzo (17), il Lazio e l’Emilia-Romagna (16), la Toscana (12), le Marche (10).

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Chiudono il cerchio la Liguria (9), il Friuli Venezia Giulia (8), il Trentino Alto Adige (6), la Basilicata e il Molise (5) e Valle d’Aosta e Umbria, entrambe ferme a quota due amministrazioni interessate dal provvedimento.

A livello provinciale, lo scenario cambia notevolmente, con Napoli che, con 22 Comuni, è il territorio con il maggior numero di enti i cui amministratori abbiano subito nel 2021 atti intimidatori o il cui patrimonio sia stato oggetto di episodi di danneggiamento. La seguono a breve distanza Cosenza e Lecce (20), Padova (18), Milano (15), Torino (14), Vibo Valentia e Catanzaro (12), Caserta, Palermo, Rimini e Roma (11)

A livello aggregato, ai 40 enti del Centro Italia coinvolti sono andati 780.607,81 euro, pari al 16% delle risorse complessivamente stanziate dall’ultima manovra finanziaria per il 2022. Ai 151 Comuni del Nord è andato il 40% delle risorse (1.985.496,15 euro), mentre il grosso (2 milioni e 233.896,04 euro, pari al 45% del totale) è stato indirizzato verso Sud e Isole, che vedono un totale di 252 amministrazioni coinvolte.