Mer. Set 4th, 2024

L’accordo tra Regione e sindacati prevede tagli alle postazioni di continuità assistenziale e un aumento di 15 euro all’ora per incentivare i medici. In attesa del via libera dai ministeri.

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Il nuovo accordo integrativo regionale, frutto di un’intesa tra Regione Calabria e sindacati, punta a riformare la medicina territoriale, settore da sempre critico nella regione. Il documento, trasmesso a Roma per la valutazione dei ministeri competenti, prevede l’introduzione di verifiche sulle attività dei medici di famiglia, che dovranno raggiungere obiettivi prioritari per contribuire alla riorganizzazione del sistema e ridurre il carico sugli ospedali.

Tra i punti principali, il taglio delle postazioni di guardia medica, soprattutto nelle aree interne, e l’introduzione di incentivi di 15 euro all’ora per attirare professionisti nelle aree più carenti. L’accordo prevede inoltre la promozione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) per migliorare la gestione dei pazienti, sebbene queste formazioni siano ancora scarsamente diffuse in Calabria, con differenze territoriali significative.

L’accordo, che potrebbe diventare operativo solo dopo l’approvazione ministeriale, si inserisce in un contesto di gravi carenze strutturali, con medici di guardia sempre più rari e servizi di continuità assistenziale spesso sospesi per mancanza di personale. Anche la provincia di Catanzaro subirà un ridimensionamento significativo, con potenziali tensioni politiche legate alla riorganizzazione delle postazioni nelle zone più isolate.

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