Gio. Ago 15th, 2024

Un politico esorta alla verità per la libertà, citando Aldo Moro. Critica la coalizione romesca e sostiene la sua alleanza centrista

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Affermò qualcuno: “Quando si dice la verità, non bisogna dolersi di averla detta, poiché essa ci renderà liberi”.

Chi era costui che lo disse? Presto detto, ovvero il miglior politico, non solo democristiano, bensì italiano: Aldo Moro!

Ordunque, diciamola la verità e nel dirla, divulgarla e rappresentarla -in combinato disposto con le nostre incontrovertibili ragioni, commiste ad indomito coraggio e voglia di bene amministrare il Capoluogo Tirrenico- la verità, per l’appunto, renderà liberi, principalmente gli elettori, i quali, innanzitutto, sono persone (e qui, si ritorna a Moro, che, ‘ad libitum’, propugno` persino: “Ogni persona è un universo”).

Purtuttavia, tali insegnamenti aulici, non sono presi in considerazione, quindi tantomeno ottemperati, dalla coalizione ‘romesca’ (cioè afferente ad Enzo Romeo), la quale, notando e ben ricordando il sottoscritto, che notoriamente possiede una memoria di ferro -figuriamoci quindi le cose dette due giorni prima, ovvero l’altroieri!- dicevo suddetta ‘romesca coalizione’ (suvvia: al sano e veritiero sfotto`, sorridete un po`, cedendo il passo a questi vostri volti appesi e tristacchiotti), ribadisco, non è che codesta aggregazione brilli in proposte sfolgoranti, geniali comunicazioni stampa o argomenti genuini, riconducibili ad un pensiero, non dico forte, ma nemmeno debole (ci si accontenterebbe, per carità di patria, financo di ciò, ovvero del minimo sindacale).

Nientepopodimeno che, ci si ritrova innanzi a posticciati arzigogoli  pseudo-ragiomentali, laddove si incolpa chi ha lasciato il centrodestra di volersi proporre come nuovo e per di più immune da colpe e quasi quasi persino noi tutti essere una novità fittizia, coperta da ‘mentite spoglie’ -questa è l’ ‘accusatio’, proprio di chi, come Romeo e compagni, avrebbero la dedizione a ‘perdere sempre’!- quindi dimostrando, all’intera comunità vibonese, quanto lor(non?)signori, siano avulsi a qualsivoglia onestà chiaramente intellettuale. Di converso, essa è a sua volta, la prima buona ed auspicabile malleva, di chi si propone alla guida di una pubblica amministrazione o si sottopone in politica, al giudizio degli elettori, tanto per ricordare l’essenza di ogni democrazia.

Difatti, i ‘coalizzandi romeschi’ risultano talmente afferenti al Pianeta Terra, quanto lo era il Marziano ET nel film di Spielberg, anche se, quest’ultimo, almeno, cercava e diceva “…telefono casa”, mentre questi qui` -aggregati o asserragliati in un caravanserraglio, ovviamente dal punto di vista politicante- hanno l’impudenza di non chiamare neanche un centro dedito ai corsi accelerati di formazione politica, di cui avrebbero tanto, ma tanto, tantissimo bisogno, parimenti ai bimbi discoli spediti dritti dritti all’asilo nido.

Per caso non sanno o non ricordano, evidentemente, (perciò sono marziani in terra o bisognosi di corsi per fornazione politica, precedentemente accennata), oppure risultano, siffattamente in malafede (sempre politicantemente parlando), proprio Romeo&co, al punton tale da omettere -per loro maldestri e spicci ‘interessucci elettoralistici’- le ‘insolenze’, inflitte all’UdC, alla Lega e agli altri fuoriusciti dalla coalizione classica del Centrodestra, dalla notissima ‘madame Limardo’ -persino al netto delle sue azioni di fallimentare defaillance- la quale ha fatto traboccare il vaso, con la goccia dell’inaugurazione e l’immediata sospensione della stagione teatrale della stessa città.

Già, mi ero espresso su tal punto, ma visto che la madame in questione ha fatto ‘un passo indietro’ -di sua scelta spontanea o per altrui induzione spintanea, non si sa, benché a parte l’On. Mangialavori che gli dichiara amicizia sincera, alle latitudini italoforzute, regna l’assorbente ed assordante silenzio, con nemmeno un ringraziamento mendace o apocrifo, che dir si voglia, all’indirizzo di colei che ha comunque ribadito si volersi impegnare (allora faccia una cosa, fondi veramente una compagnia di cabaret, ben sapendo sin da ora, quanto costei non è propriamente Wanda Osiris)- epperò pur essendomi espresso, la sinistrorsa coalizione non di ‘campo largo’, bensì ‘bucolicamente macedone’ (significa dimogenea insalata di frutta), si arrampica sugli specchi, con stucchevoli accuse e miserevoli ricostruzioni. E lo fa, proprio verso di noi (attenzione: se mi replicate, vi contrabbatto a mezzo stampa, dando più proscenio alla nostra sana e coesa alleanza, palesando la vostra debolezza intrinseca)!

Che faccio io, di conseguenza? Rimango accanto, per di più convintamente, ai miei dirigenti locali (in primis il Segretario Provinciale Salvatore Bulzomi`, il quale gode della stima, della fiducia e dell’appoggio del Segretario Nazionale del nostro Partito e del sottoscritto, che rappresenta quello Regionale); e se per questo, mi accosto pure ai nostri alleati, in tale affascinante ed entusiasmante battaglia, che tende a ridare dignità politica e buona amministrazione alla Città di Vibo, dopo la parentesi a metà strada tra la farsa e l’avanspettacolo, in capo alla succitata madame di cui prima (signora mia, la politica non è per tutti!).

Patti chiari, sono aduso alla verita`, giammai a stucchevole, strumentale, mistificstrice, ed effimera propaganda, ma il progetto e l’identità della coalizione centrista, nata dall’incontro del nostro Partito, con la Lega (alleato stretto e da noi rispettato, più che mai) e persino con altri validissimi amici eletti nel Centrodestra, come parimenti a quelli fuggiti e a gambe levate dalla galeonica imbarcazione che vede in Romeo il capitano (poi appureremo se nel senso di coraggioso o meno, pur se a me fa venire in mente quello della Findus e nessuno pensi ai merluzzi surgelati, poiché io non l’ho detto, ma ciascuno pensi ciò che vuole), dicevo, premesso tutto quanto or ora sciorinato, una questione in più sarebbe bene chiarirla: pure per dimostrare quanta poca visione -chiaramente politica o para tale- vi sia in seno all’ ‘aggregazione romesca’!

Si ricorre, persino alle passate Amministrazioni di D’Agostino o di Costa, tanto per andare a scovare qualche appiglio -non imputabile a noialtri oggi, che produremmo, in caso si persistesse su tale linea, una boatica e concreta smentita- ma ribadiamo, quindi, la scelta compiuta alla luce del sole e a beneficio dell’intera Municipalità, financo in considerazione della precisa analisi dell’Architetto Gelanze` (con suo e nostro veritiero mal di cuore, nel vedere tale decadenza della città).

Anzi, suddette critiche ricondotte al passato, rientrano, qualora fossimo studiosi delle vicende umane, nell’ambito temporale identificabile con la preistoria, non certamente con il presente.

E voi sareste il nuovo che avanza?

Auguri: noi invece, rappresentiamo l’usato sicuro!

Vincenzo Speziali 

Responsabile Regionale Calabria e membro della Direzione Nazionale dell’UdC. 

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