“Non esiste alcuna minaccia nei confronti di Gioia Tauro né tantomeno alcuna intenzione, da parte della Città metropolitana, di adottare facili soluzioni ai danni del territorio e men che meno dei suoi cittadini. Sul tema rifiuti e in particolare sulla gestione complessiva della filiera che interessa questo fondamentale e delicato settore, occorre equilibrio e soprattutto il massimo senso di responsabilità perché si tratta di una questione che tocca da vicino la salute e il benessere dell’intera collettività”. Interviene così il consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda, con l’obiettivo di fare maggiore chiarezza rispetto alla recente ordinanza dell’Ente di Palazzo Alvaro con cui si dispone lo stoccaggio temporaneo degli scarti di produzione nelle aree attrezzate degli impianti di Gioia Tauro e Sambatello. Un provvedimento della durata di 180 giorni che ci permetterà, solo in caso di stretta necessità, di aumentare lo stoccaggio e far lavorare in sicurezza gli impianti.
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“La Città metropolitana – prosegue il delegato Fuda – sta portando avanti un lavoro complesso e faticoso per fronteggiare al meglio la stagione estiva. Il problema centrale resta sempre quello di assicurare l’uscita degli scarti di lavorazione degli impianti che stanno lavorando. Tutto ciò, a dispetto delle recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione, Occhiuto, che ha parlato di situazione in miglioramento grazie all’intervento normativo regionale che consentirebbe ai Comuni di sapere dove portare i rifiuti. La realtà però è ben diversa rispetto a quanto affermato dal governatore e sappiamo tutti, infatti, che tale normativa regionale non è ancora operante e la competenza e le responsabilità restano ancora tutte sulle spalle dei Comuni e dunque dell’Ato della Città metropolitana”.
In questo contesto, aggiunge il rappresentante di Palazzo Alvaro, “l’amministrazione metropolitana ha previsto un’ordinanza per aumentare la capacità di trattamento degli impianti. Abbiamo inoltre già avviato una manifestazione d’interesse, alla quale hanno partecipato diverse ditte, proprio per mandare fuori dal territorio metropolitano gli scarti di lavorazione, mancando gli impianti di destinazione finale. In tale scenario – rimarca Fuda – ritengo che sia opportuno assumere tutti, ciascuno per il proprio ruolo, un atteggiamento improntato alla serietà e soprattutto alla massima responsabilità istituzionale. Non giova a nessuno cavalcare in modo strumentale e becero un tema così delicato, facendo passare, peraltro, messaggi completamente sbagliati e fuorvianti nei confronti dei cittadini”.
La Città metropolitana, conclude, Fuda, “sta operando in questo delicatissimo settore con estremo rigore e con la massima attenzione nei confronti di tutti i territori e le comunità coinvolte. Non c’è alcuna improvvisazione o iniziativa estemporanea da parte dell’Ente ma, semmai, l’attuazione di una strategia complessiva ben precisa di cui anche quest’ultima ordinanza fa pienamente parte. Un’azione dunque frutto di una chiara attività di programmazione che guarda anche alla prevenzione dalle emergenze e dunque alla creazione di spazi di stoccaggio che sono momentanei e hanno come obiettivo quello di aumentare la capacità di ricezione degli impianti stessi e consentire un funzionamento più efficace dell’intero sistema di raccolta e gestione dei rifiuti”.