Mer. Lug 17th, 2024

Il fratello del primo cittadino del paese calabrese:”È sorpreso e anche un po’ arrabbiato”. “Il vicesindaco rassicura: “Il nostro modello non è in discussione”. Domani l’interrogatorio di garanzia. Il procuratore: “Lo Stato non può autorizzare gli illeciti”

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“Mi hanno messo agli arresti per un reato di umanità”. Così il sindaco (ora sospeso dal prefetto) di Riace Mimmo Lucano, parlando con il fratello Giuseppe, ha commentato il suo arresto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e attribuzione illecita di appalti. “È sorpreso, amareggiato e anche un po’ arrabbiato – ha detto Giuseppe – per alcune cose viste nell’ordinanza, anche se il gip le ha rigettate. Comunque è fiducioso, si sente di non avere compiuto nulla di particolare che potesse giustificare una limitazione della sua libertà. Comunque oggi è più sereno, ha visto che non è solo”. Intanto, come detto, il prefetto di Reggio Michele di Bari ha sospeso Lucano, attualmente ai domiciliari, dalle funzioni di sindaco. Domattina alle 9 è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Locri. I suoi avvocati hanno già presentato una richiesta di scarcerazione.

Adesso la partita si sposta nelle stanze del Palazzo di giustizia di Locri. “Il modello Riace non è in discussione, andremo avanti e sono sicuro che Mimmo tornerà presto con noi”, cerca di rassicurare il vicesindaco Giuseppe Gervasi. Domani ci sarà l’interrogatorio di garanzia del sindaco. Ma sul futuro di Riace peseranno le decisioni che nei prossimi giorni prenderà il Tribunale del Riesame chiamato a pronunciarsi su due ricorsi. Quello dei difensori di Mimmo Lucano che chiederanno la revoca degli arresti domiciliari ai quali il sindaco è costretto da ieri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per l’illecita assegnazione dell’appalto per la raccolta dei rifiuti, e quello del procuratore di Locri Luigi D’Alessio che aveva chiesto l’arresto di Lucano per altri sette e ben più gravi reati.

Riace, fratello e paesani dalla parte del sindaco arrestato: “Fa del bene da vent’anni”

Il cuore dell’inchiesta della Guardia di finanza e della procura, quello sulla illecita gestione dei dieci milioni di fondi per l’accoglienza giunti a Locri negli ultimi quattro anni, è stato interamente cassato dal gip Domenico Di Croceche li ha configurati come illeciti amministrativi. Ma il procuratore insiste. “Sono sempre rispettoso delle decisioni del giudice, ma stiamo redigendo motivi di impugnazione. Credo e temo che il Gip sia rimasto un po’ anche schiacciato dalla quantita’ di indagini che gli sono piovute addosso e ritengo che non abbia vagliato tutto il panorama probatorio che gli e’ stato messo a disposizione – ha detto D’Angelo questa mattina a Radio Anch’io -“. Noi porremo all’attenzione del Tribunale del Riesame il panorama probatorio, perché invece riteniamo che gli elementi siano ben sufficienti per ritenere configurate anche le ipotesi di reato che abbiamo portato all’attenzione del Gip”.

“Non sono un Torquemada che ha deciso di perseguitare Lucano che mi sta anche simpatico. Apprezzo tutti coloro che manifestano dispiacere per questa vicenda, ma bisogna assolutamente scindere la persona Lucano dall’idea che lui ha posto in essere a Riace, perché sull’idea si puo’ dibattere, si puo’ discutere – ha continuato il procuratore -. C’è chi dice che l’accoglienza non va bene, c’è chi dice che è l’unica strada possibile. Il problema è la realizzazione di quell’idea e non possiamo consentire, come Stato italiano, come istituzione della repubblica, che qualcuno persegua un’idea passando bellamente sopra i principi e sopra le norme, altrimenti consentiremmo a chiunque di predicare quelli che sono i propri convincimenti infischiandosene delle leggi”.

Sul caso Riace torna ad intervenire anche Matteo Salvini: ” Non è mai bello che un sindaco venga arrestato e pensare che io possa condizionare il lavoro delle Procure è follia”, ha scritto il ministro dell’Interno in un tweet. A Riace intanto ci si prepara ad accogliere la grande manifestazione di solidarietà a Mimmo Lucano prevista per sabato pomeriggio quando arriveranno da tutta Italia per chiedere che il modello Riace non si fermi.

Intanto Magistratura democratica rende disponibile sul proprio sito l’intera ordinanza con la qualle il gip di Locri ha applicato gli arresti a Lucano. “Crediamo che la lettura dell’ordinanza sia il miglior antidoto alla grancassa della speculazione che si è messa subito in moto, con il ministro dell’Interno a chiedere ‘cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati’ e con il blog ufficiale di una delle due forze di governo a decretare ‘finita l’era del business dell’immigrazione'”.Da qui la scelta della corrente di sinistra delle toghe di pubblicare l’ordinanza sulla propria rivista ‘Questione giustizia’, accessibile a tutti on-line.

ECCO IL COMUNICATO DELLA PREFETTURA

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