Mer. Lug 17th, 2024

PROBLEMA CHE SI PONE PER LE PERTINENZE DA ASSOGGETTARE AD ALIQUOTE DIVERSE

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Ugo Franco – Un vero grattacapo per molte famiglie pazzanesi il pagamento delle tasse comunali perché, pur residenti nella cittadina del ferro, le loro abitazioni insistono nella periferia sud il cui territorio appartiene a Bivongi. Il problema nasce per l’Imu perché per i servizi primari come luce, acqua, fogna e altro, forniti dallo stesso ente pazzanese, sono pagati a Pazzano dove risultano ubicati catastalmente.

In questo periodo, stanno ricevendo dal comune di Bivongi il pagamento dell’Imu dell’anno 2014 anche per magazzini o garage.

Il paradosso potrebbe essere che, se lo stesso proprietario ha casa nel territorio di Pazzano e magazzini o garage in quello di Bivongi, paga l’Imu a entrambi i Comuni perché non può essere riconosciuta la pertinenza degli immobili di categoria C/2, cantine, posti auto, box, magazzini e altro, trovandosi in altro Comune.

Fatto curioso che, appena si entra in paese, si presenta la tabella turistica d’ingresso “Pazzano”, pur trovandoci in territorio di Bivongi e così, proseguendo fino al plesso scolastico e la modernissima palestra costruita di recente.

Un problema evidenziato già nel 1935 quando, per demolire le prime case sud di Pazzano per costruire la provinciale, oggi Sp95, ci sono state difficoltà.

Il premio Nobel, Salvatore Quasimodo, allora geometra del Genio Civile di Reggio Calabria, ebbe difficoltà per produrre la documentazione di risarcimento ai proprietari delle case demolite perché parte in territorio di Pazzano e parte in quello di Bivongi.

Un problema che andrebbe risolto presto, quanto chiedono i cittadini anche perché l’aliquota Imu di Pazzano è pari allo 0,76 % mentre, quella fissata dalla passata Amministrazione comunale di Bivongi con delibera n. 10 del 26 luglio 2014, ancora in vigore, è la massima pari al 9,6 ‰, aliquota che solitamente applicano i paesi in dissesto pur non essendo tale.

Come risolvere questa ingarbugliata situazione il problema difficile da trovare in altre località d’Italia? Dovranno essere i sindaci Alessandro Taverniti e Vincenzo Valenti a dare delle risposte dopo l’incontro annunciati per i prossimi giorni.

Ricordiamo che, negli anni ’70 del secolo scorso, si era tentato di risolvere il problema tanto che entrambi gli enti avevano deliberato uno scambio di territorio. Pazzano, avrebbe ceduto parte di località Bagni di Guida sulla sponda destra del fiume Stilaro e, in contropartita, Bivongi avrebbe ceduto il proprio territorio dove insistono le case di Pazzano. Accordo che fu bocciato perché le Amministrazioni dimenticarono di indire il referendum come previsto dalla legge dell’epoca.

Aspettando la fusione dei Comuni si potrebbe riprendere quella una strada valutando le attuali leggi in vigore per evitare di incorrere in nuovi errori.

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