Ven. Nov 22nd, 2024

Martedi 14 febbraio a Roma presentazione dei dati su violenze e minacce della stagione 2021/22.

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Si insulta, minaccia e intimidisce al Nord come al Centro-Sud, nei campionati giovanili e in Serie A: con la riapertura degli stadi, al termine delle limitazioni imposte dalla pandemia, i calciatori sono purtroppo tornati ad essere oggetto di insulti, minacce e intimidazioni, come singoli e come squadre, dai propri tifosi e da quelli avversari.

I dati di questo triste fenomeno, relativi alla stagione 2021/22, saranno presentati a Roma il prossimo 14 febbraio alle ore 11,30, presso il Centro Sportivo della Polizia di Stato “Tor di Quinto” (via delle Fornaci), in occasione della pubblicazione dell’8ª edizione del Report “Calciatori sotto tiro”, la ricerca dell’Associazione Italiana Calciatori che censisce ogni anno tutti gli atti di violenze, intimidazione e minacce compiuti nei confronti di calciatori e calciatrici, sia professionisti che dilettanti.

Oltre al Presidente AIC Umberto Calcagno, saranno presenti alla conferenza stampa il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il Presidente FIGC Gabriele Gravina e Paolo Cortis, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno che ha collaborato alla presentazione del Rapporto.

“La pubblicazione di questo Rapporto” – ha detto il Presidente AIC Umberto Calcagno – “è un modo per analizzare costantemente l’andamento di un fenomeno preoccupante dal punto di vista culturale ma anche l’occasione per proporre iniziative educative che aiutino tutto il sistema a non abituarsi a considerare “normali” questi episodi”.

L’analisi condotta dall’Osservatorio AIC evidenzia un aumento dei casi rispetto alle stagioni precedenti, ed un cambiamento nelle motivazioni e nelle modalità di realizzo degli episodi. Il “razzismo” resta ancora tra le principali motivazioni, mentre diminuisce l’incidenza delle aggressioni via social che pure restano molto presenti. Prestazioni ritenute non all’altezza e i trasferimenti di mercato tra le altre principali cause.

“I risultati sportivi o le questioni di mercato fanno parte della nostra professione” – ha commentato Calcagno – “e non possono essere la scusa per intimidazioni, violenze e minacce non più tollerabili. Episodi inaccettabili che, troppo spesso, coinvolgono i calciatori, la loro vita privata e le loro famiglie”.

■ A partire dalla stagione sportiva 2013/2014, l’Associazione Italiana Calciatori ha istituito un Osservatorio con l’obiettivo di redige un Rapporto intitolato “Calciatori sotto tiro”, in cui si riportano dati, storie, analisi, focus su casi particolari, contribuendo così a portare all’attenzione pubblica il fenomeno della violenza particolarmente preoccupante e diffuso nel mondo del calcio.

Attingendo quotidianamente notizie da giornali e siti internet, locali, nazionali e internazionali, dai referti del giudice sportivo e dalle segnalazioni compiute dai collaboratori AIC sparsi su tutto il territorio nazionale, l’Osservatorio raccoglie tutti i casi in cui i giocatori sono fatti oggetto di atti di violenza fisica, verbale e/o psicologica, preoccupandosi di registrare il luogo in cui gli atti sono stati compiuti, i soggetti che ne sono rimasti vittime e quelli che li hanno messi in atto, la tipologia di minaccia e di intimidazione praticata, gli effetti che essa ha prodotto, la reazione delle società e dei calciatori.