Furgiuele:presidente ascolti gente senza accoliti e chierichetti
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“Gli 800 giorni trascorsi di amministrazione Oliverio, sembra di averli vissuti come nel romanzo ‘La Storia Infinita’ di Michael Ende, in una la Calabria dove il Nulla, entità fluida in espansione e movimento, avanza inesorabile ed inghiotte porzioni sempre maggiori pezzi di territori, di occupazione, di fabbriche e ospedali che chiudono, ma il lui Mork, impersonato dal Governatore non si accorge di questa realtà deteriorata e convoca le truppe cammellate ad autocelebrarsi”. E’ quanto afferma, in una nota, Domenico Furgiuele, coordinatore regionale di “Noi con Salvini”. “La ‘Calabria in corso’ di Oliverio – prosegue Furgiuele – è una Calabria che va contromano, abbiamo una sanità maglia nera del sistema sanitario nazionale come attesta l’Ips, l’Indice di Performance Sanitaria realizzato dall’Istituto Demoskopika. Il livello di disoccupazione giovanile raggiunge la punta del 65%. La forbice che separa il Trentino Alto Adige dalla Calabria è di oltre 24 punti mentre in Europa la media dei giovani sotto i 25 anni in cerca di occupazione è del 17%. Sempre in Calabria la percentuale di donne prive d’occupazione raggiunge il 41%. Garanzia giovani, misura che non fa altro che drogare in mercato del lavoro debole e creare false illusioni, è stata fallimentare solo 300 giovani ottenuto i 3600 euro, e sono migliaia che ad oggi non hanno percepito nulla e sono stati costretti a lavorare oltre l’orario stabilito”. “A due anni dall’insediamento – sostiene ancora Furgiuele – il governatore vuole proporre un protocollo di legalità che renda impermeabili alle infiltrazioni mafiose le attività della giunta e delle stazioni appaltanti in riferimento al volume di risorse che dovremo spendere. Mi chiedo come mai abbia aspettato cosi tanto; e, soprattutto, che ad oggi tutto sia stato fatto nel rispetto della legalità, per Noi con Salvini è una precondizione all’attività politica”. “Il presidente Oliverio – conclude il coordinatore regionale di “Noi con Salvini” – dovrebbe abbandonare la ‘Torre’ della cittadella regionale e iniziare a girare la Calabria, cercando di ascoltare la gente di Calabria, senza essere accompagnato da accoliti e chierichetti, per dare risposte reali ai calabresi”. (ANSA).