Mar. Lug 16th, 2024
Milano, 21 set. (askanews) - Arrivano dalla Calabria due nuovi Presìdi Slow Food: si tratta dell'arancia belladonna di San Giuseppe e del pomodorino siccagno di Zagarise, che saranno presentati ufficialmente nello stand della Regione Calabria a "Terra Madre Salone del Gusto" di Torino, rispettivamente il 23 settembre alle 11.30 (degustazione della composta di arance, a cura dei cuochi dell’Alleanza Slow Food in diverse preparazioni, dalla gelateria alla pasticceria), e alle 12 del 24 settembre (degustazione della conserva). Il pomodorino di Zagarise, di forma tondeggiante, liscia o leggermente costoluta e colore rosso intenso, normalmente pesa tra i 40 e i 60 grammi: una pezzatura ridotta, come di piccole dimensioni è la pianta che difficilmente raggiunge il metro di altezza. Ogni pianta assicura all’incirca un chilogrammo di bacche, quantitativi ragguardevoli considerate le dimensioni del fusto, ma decisamente inferiori alle rese delle cultivar di pomodori più produttivi che, infatti, negli ultimi anni hanno invaso il territorio di Zagarise, comune del Catanzarese che copre un dislivello di quasi mille metri partendo dai circa 65 metri sul livello del mare. Il pomodorino ha un fabbisogno idrico infinitamente ridotto rispetto alle altre varietà. "La selezione operata dai contadini ha prodotto un miglioramento nella varietà: anno dopo anno, gli agricoltori hanno scelto le piantine più resistenti e, da quelle, ottenuto i semi per gli anni successivi" ha spiegato Luigi Mangone, referente dei quattro produttori che oggi aderiscono al Presidio, aggiungendo che "il suolo di Zagarise è certamente fertile ma il fatto che la pianta cresca ovunque è la dimostrazione della sua capacità di adattamento". La elezione fatta nel tempo ha prodotto anche maggiore resistenza ai parassiti: "Le piante - ha concluso - oggi sono protette solo con macerati di ortica, di aglio, di peperoncino o di cipolle, soluzioni che vengono irrorate in maniera preventiva". Per quanto riguarda l'arancia belladonna, Slow Food spiega che cresce nella frazione di Villa San Giuseppe del Comune di Reggio Calabria, nell’area del fondovalle compresa tra le fiumare del Gallico e del Catona, due corsi d’acqua che dall’Aspromonte scendono fino allo Stretto di Messina. Si tratta di una varietà di arance tardive, che giungono a maturazione tra aprile e maggio: hanno pezzatura media, che si aggira intorno ai 200 grammi, forma ovoidale e buccia sottile: il frutto, ottimo da mangiare fresco, può anche essere trasformato in marmellate e scorzette candite. La polpa dell'arancia belladonna è bionda, molto ricca di succo e con pochissimi semi. "La belladonna è in via d'estinzione a causa dell'abbandono degli appezzamenti da parte dei produttori, avvenuto perché questa arancia ha smesso di essere remunerativa" sintentizza Francesco Caridi, referente dei cinque produttori che aderiscono al Presidio Slow Food, evidenziando però che questa arancia "esprime l'identità del nostro paese: la vita, da queste parti, per lungo tempo ha girato attorno a questo frutto". La produzione, sommando i cinque produttori che aderiscono al Presidio, si attesta intorno ai cinque-seicento quintali: "C'è l’annata in cui le piante sono cariche e quella in cui le arance si contano sulle dita di una mano – conclude Caridi – quindi negli anni, per cercare di mantenere in vita le aziende agricole, abbiamo diversificato".

La Regione Calabria, attraverso l’assessorato all’Agricoltura ed il Dipartimento Agricoltura, e con la collaborazione della Città metropolitana di Reggio Calabria, sarà presente con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi sapori e le sue voci all’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto, il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, in programma a Torino da oggi al 26 settembre.

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Un’edizione dedicata alla “Rigenerazione”, che si terrà presso Parco Dora con ingresso gratuito. Un ricco programma di eventi vuole evidenziare come il cibo possa essere una preziosa occasione di rigenerazione, motore della transizione ecologica chiamata a rinnovare le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo.

La Regione Calabria sarà presente con 34 aziende che condividono i valori e la filosofia della manifestazione targata Slow food; realtà produttive capaci di guidare il visitatore in un viaggio che ha origine nelle peculiarità dei territori e trova stimoli e motivazioni nelle sue genti e nelle diverse Culture che lo animano.

Una Calabria Straordinaria raccontata dalla qualità delle sue risorse e delle sue produzioni, attraverso percorsi di enogastronomia espressi con consapevolezza, come pensiero globale e relazionale, come interconnessione tra materie, cultura, territori.

I cuochi calabresi del progetto “Alleanza Slow Food dei Cuochi” saranno i messaggeri, gli interpreti e i facilitatori di questo straordinario itinerario di valori.

Ricco e articolato il programma di eventi chiamati a raccontare la nostra terra.

Il 22 settembre “Ritmo Calabria”, il ritmo mediterraneo, un respiro vitale che da tempo immemore accompagna la natura della nostra regione: scandisce i tempi del lavoro, le transumanze, i flussi del paesaggio multicolore che illuminano una Calabria mutevole e straordinaria dal Pollino all’Aspromonte, dal Mare Tirreno allo Jonio.

Il 23 settembre “Donna Calabria”, un’intera giornata declinata al femminile, della quale saranno protagoniste cuoche ed imprenditrici calabresi protagoniste di realtà innovative nel mondo del cibo.

Il 24 settembre “Cultura: destinazione Calabria”. Per un turismo sostenibile e responsabile sono indispensabili progetti costruiti attorno alle esigenze dei viaggiatori e delle comunità locali, mettendo al centro la qualità dei servizi e la salute del pianeta: la scuola di cucina “Uno chef per Elena e Pietro” è un nuovo modello formativo che va in questa direzione

Il 25 settembre “Aree interne Calabria risorsa strategica”, una proposta di ri-generazione territoriale per le aree interne della Calabria. I Parchi calabresi risorsa fondamentale delle nuove destinazioni eco-turistiche sostenibili

Il 26 settembre “Calabria: terre di grani”. Il pane è uno degli elementi distintivi delle comunità della nostra regione: è urgente tornare a coltivare il grano tradizionale dei territori vocati a queste produzioni, avviare progetti virtuosi di economia circolare e sostenibile, scoprire nuove aree di mercato.

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