Il consigliere regionale dem: “Non andrò in vacanza ma mi impegnerò per agevolare il cambiamento”
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Nicola Irto si ritira definitivamente dalla corsa per la presidenza della regione Calabria. “Ho incontrato nei giorni scorsi il segretario del Partito democratico Enrico Letta – scrive l’architetto reggino -. È stata una discussione vera, forse la più sincera di sempre. Mi è stato spiegato che per fare un accordo politico con il M5S è opportuno individuare un’altra candidatura. Ho ricordato che la mia non è stata un’autocandidatura: avevo dato la mia disponibilità dopo una pressante richiesta da parte di tutto il Pd, ed avevo accettato per la lealtà verso la mia terra. Se siamo arrivati a questo punto non è per una mia indisponibilità alla costruzione di nuove alleanze, ma perché ho posto pubblicamente grandi questioni politiche in ordine allo stato del Pd e ai problemi della mia regione, a cominciare dalla sanità, che rimangono purtroppo tutti attuali ed inevasi. Questioni imprescindibili per la Calabria che prima o dopo andranno affrontate. Pur confermando il mio impegno, ribadisco che nei fatti la mia candidatura e quindi la scelta della comunità democratica calabrese è del tutto superata”.
Tuttavia ha fatto sapere che non mancherà il suo contributo: “Ho chiarito che non vado in vacanza ma lavorerò, nei modi che saranno più opportuni, per cambiare il Partito democratico e per mettere al centro dell’interesse nazionale i problemi della Calabria. Ringrazio chi mi ha sostenuto con forza e determinazione in questi giorni, vi assicuro che è solo l’inizio di una stagione che ci vedrà protagonisti. Il nostro impegno non è stagionale, episodico o strumentale, è, per l’intensità che ci mettiamo da anni, parte fondante delle nostre vite e non passa come una polemica pre-elettorale. Noi la Calabria – conclude Irto – presto o tardi, la cambieremo davvero”. Il ritiro definitivo di Irto dovrebbe agevolare l’accordo, ormai dato per certo, tra il Pd e il Movimento Cinquestelle. Non a caso in Calabria sono attesi sia il segretario dei dem Enrico Letta che in leader in pectore dei pentastellati Giuseppe Conte.