Mar. Lug 16th, 2024

Ieri sera riunione dei parlamentari, in vista altri confronti prima di andare a rapporto con il capo politico Di Maio. Manca ancora la sintesi tra le diverse sensibilità dei pentastellati, lo scetticismo verso il Pd è sempre preponderante ma non appare assoluto

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il Movimento 5 Stelle ha allestito un vero e proprio “cantiere Calabria”. Sono giorni particolarmente intensi per i pentastellati calabresi, che hanno infittito il confronto interno in vista delle elezioni regionali passando di riunione in riunione, in attesa dell’ultimo “step” con il capo politico Gigi Di Maio. Nei giorni scorsi il leader del Movimento ha chiesto ai portavoce calabresi di schiarirsi le idee e di (provare a) trovare una sintesi sui vari temi sul tavolo, a partire dal “nodo gordiano” per eccellenza, il sì e il no all’alleanza con il Pd, per passare quindi alla scelta del modo in cui presentarsi alle Regionali e finire alle candidature. La novità degli ultimi giorni è stata la nomina del coordinatore per le elezioni in coerenza con l’annuncio fatto di Di Maio a Napoli qualche settimana fa, con la designazione del deputato catanzarese Paolo Parentela: molti analisti hanno visto in questa nomina un dato di non poco conto, e cioè l’intenzione a parte dei vertici M5S di incanalare il dibattito in vista delle Regionali su un terreno prettamente politico, alla luce del fatto che il voto in Calabria va inquadrato e va gestito in un contesto che è nazionale. E così, seguendo le indicazioni del capo politico, in queste ore è praticamente “no stop” il confronto all’interno della rappresentanza parlamentare calabrese del Movimento 5 Stelle sulle proposte da presentare a Di Maio, che probabilmente nei prossimi giorni incontrerà di nuovo i portavoce regionali. Un primo punto i pentastellati calabresi l’hanno fatto ieri sera, un altro lo faranno nelle prossime ore e probabilmente proseguiranno anche domani. Il campo ovviamente resta estremamente frastagliato e sparpagliato, nel senso che al momento il MS5 calabrese registra al proprio interno posizioni diversificate, in alcuni casi contrapposte. Il “tema del contendere” è, manco a dirlo, quello di fondo, l’alleanza elettorale con il Pd: lo scetticismo è prevalente, nel M5S calabrese, anche perché a “soffiare” forte sul no al Pd è soprattutto la base sui social, che vivono la sola idea di allearsi con gli odiati democrat come il peggiore dei mali che possa capitare nella vita politica a 5 Stelle. Ma in realtà lo scetticismo e il no all’abbraccio con il Pd non sono assoluti né totali, al punto che – riferiscono fonti accreditate – la porta al dialogo con i democrat resta aperta, ma a certe condizioni, comunque irremovibili: e cioè, che il segretario nazionale del Pd Zingaretti chiarisca una volta per tutte e definitivamente le ragioni del veto a Oliverio (il semplice veto al M5S evidentemente non basta) e garantisca sull’effettivo e oggettivo rinnovamento delle liste regionali dei democrat, perché – è il ragionamento dei pentastellati – sono parecchio sospetti i recenti “voltafaccia” a Oliverio di quanti comunque per anni lo hanno assecondato. C’è poi anche un’altra “anima” nel Movimento, quella che addirittura ritiene più opportuno, allo stato dell’arte, non correre con il simbolo del Movimento, area che farebbe riferimento al senatore e presidente dell’Antimafia Nicola Morra: ma gli ultimi “rumors” danno questa linea come molto minoritaria nel dibattito interno ai pentastellati. Tutti questi aspetti sono stati al centro della riunione dei parlamentari di ieri sera e verosimilmente saranno al centro del confronto di stasera e dei prossimi: sul tavolo poi l’ipotesi di candidare governatore Pippo Callipo (che però incontra più di una “resistenza”) o un’altra figura proveniente dalla società civile (soprattutto il presidente di Isde, Ferdinando Laghi), mentre l’”autocandidatura” di Dalila Nesci sembra sia un capitolo ormai chiuso e superato. Si è poi ragionato e si continuerà a ragionare sull’eventuale formazione di liste civiche a sostegno del M5S e su come scegliere i candidati pentastellati alla carica di consigliere regionale: scelte che comunque la maggioranza dei 5 Stelle ritiene debbano passare dalla piattaforma Rousseau. Scelte, questa e tutte le altre, che “cantiere Calabria” proverà ad adottare e a portare a sintesi, una sintesi comunque difficile e complicata. Stasera quindi nuovo punto tra i parlamentari calabresi del M5S, ma non dovrebbe essere l’incontro conclusivo della rappresentanza parlamentare calabrese prima del confronto con Di Maio, che potrebbe anche slittare alla prossima settimana. Uno slittamento che fa paura soprattutto al Pd, “portato a spasso” – anche un po’ sadicamente – dal confronto interno al M5S. (a.cant.)

Print Friendly, PDF & Email