Si è svolta ieri sera a Scilla la seconda tappa del tour elettorale di Roberto Vizzari, candidato al Consiglio Regionale con l’Udc nella circoscrizione Sud, che nei prossimi giorni girerà in lungo ed in largo la provincia di Reggio Calabria per portare ai cittadini la propria idea di Calabria e il proprio progetto politico per i territori, spinto dalla sua voglia di “credere nella possibilità di cambiare le cose, sorretto dal desiderio di fare della nostra terra un posto ideale dove vivere”.
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Come? Facendo rinascere quei luoghi e quelle città dalle potenzialità enormi, ancora oggi inespresse e non paragonabili ai numeri che si consultano ogni anno.
Scilla, come ha spiegato Vizzari ai presenti, ne è l’esempio: un borgo che offre opportunità turistiche che potrebbero fare concorrenza a tutto il vecchio Continente e non, un borgo il cui centro ha un’evoluzione storica importante caratterizzata dalla diversa presenza di evidenze architettoniche, che nulla hanno da invidiare a centri turistici italiani, vedi Taormina, conosciuti in tutti il mondo.
Città che non appartengono solo agli abitanti della comunità: “Scilla non deve essere solo degli Scillesi, ma di tutto il mondo” ha detto Vizzari nella gremita sala conferenze della Casa della Carità.
Ad introdurre il suo intervento il Commissario Provinciale dell’UDC, Paola
Lemma, ed il Vicesegretario regionale del partito, Luigi Fedele, che hanno
evidenziato le capacità, l’esperienza
amministrativa e la giovane età di un candidato forte ed invidiato da
tutti gli schieramenti, che, attraverso il suo progetto, può scardinare le
vecchie logiche della politica e portare al centro della discussione il bene
comune.
“Non possiamo più stare fermi – ha esordito Roberto Vizzari
– questa città e questa regione non possono più attendere. Lo sviluppo
economico e turistico non deve e non può essere un tema che esce fuori solo in
tempi di campagne elettorali. Serve professionalità, strategia per creare un
sistema “territorio-trasporti-accoglienza” in forma di rete estesa, che generi
profitti, che tenga conto di tutte le forze sociali presenti nell’area e che
preveda la collaborazione con le istituzioni locali, col Governo Centrale e con
le rappresentanze europee. In quest’ottica il ruolo della Regione è basilare,
in quanto è il primo interlocutore con il quale bisogna confrontarsi per
intercettare finanziamenti europei, e non solo. Quell’interlocutore che in
questi anni è stato pesantemente assente e che, dal 27 gennaio dovrà lavorare
24 ore al giorno per far rinascere la nostra terra”.
“Vi sfido – ha aggiunto Vizzari – a dirmi il nome di un membro della Giunta
Regionale di Oliverio, nell’ultima legislatura abbiamo avuto a che fare con dei
fantasmi. A maggior ragione se si pensa che la Calabria non aveva nemmeno un
assessore al turismo. Pazzesco! L’impegno che prendo con voi cittadini è che
tutto questo non succederà ancora.
Scilla è una città meravigliosa, con un clima fantastico e con una storia e
delle bellezze naturali uniche. Una città che deve essere conosciuta ed amata
in tutto il mondo”.
“Tutto ciò – continua – si scontra con la dura realtà:
infrastrutture che non esistono o fatiscenti, strade invase da spazzatura,
servizi assenti e scarichi che vanno direttamente in mare.
Bisogna resettare tutto, la nostra regione è rimasta indietro di 30-40 anni.
Serve uno sviluppo del turismo sostenibile che risponda ai bisogni dei turisti
e delle regioni che li accolgono, tutelando e migliorando le opportunità per il
futuro. Serve una gestione integrata di tutte le risorse che permetta di
soddisfare i bisogni economici, estetici e sociali, e contemporaneamente
preservi l’integrità culturale, gli ecosistemi, la biodiversità e le condizioni
di base per la vita”.
E ancora: “Serve ridisegnare la governance del settore, necessariamente incentrata
sui Comuni, migliorare la capacità competitiva delle strutture ricettive,
introdurre alcune disposizioni specifiche per le locazioni turistiche ed altre
per sostenere il turismo senza auto, promuovendo l’uso, lo sviluppo e la
qualità del trasporto pubblico, soprattutto ferroviario, a vantaggio di tutti”.
“Se lo faremo, allora sì Scilla potrà diventare una capitale mondiale del turismo”.
Lo sviluppo turistico deve, però, viaggiare di pari passo con l’erogazione dei servizi, su tutti quello sanitario. Cosa che a Scilla non accade più come prima.
“In questa sala oggi non potevamo non parlare della vicenda dell’ex ospedale ‘Scillesi d’America’ e della sua conversione in Casa della Salute, nei fatti mai avvenuta”.
“Decisioni incomprensibili e frutto di una burocrazia malata – ha detto Roberto Vizzari – hanno portato alla morte dell’ospedale cittadino, un punto di riferimento importantissimo non solo per gli scillesi, ma per gli abitanti di tutta l’area. Va , infatti, segnalato che questa struttura, gestiva un bacino di utenza di ben 50 mila persone, che non produceva perdite di natura economica prima di subire il piano di ridimensionamento, e che rappresentava un presidio fondamentale, vitale, così come l’ospedale di Melito Porto Salvo dall’altro lato, alle porte della città, in grado di filtrare e limitare il sovraffollamento del Pronto Soccorso e dell’Ospedale di Reggio Calabria”.
“Negli ultimi anni, invece, abbiamo dovuto assistere ad una continua spoliazione dei servizi e alla mortificazione delle prestazioni effettuate. La Casa della Salute non è mai nata e i fondi destinati per la conversazione sono spariti. Questa sarà una delle prime questioni che porterò in Consiglio Regionale. Sulla salute e sulla pelle dei cittadini non si gioca. Vogliamo risposte immediate e vogliamo certezze per il nostro futuro”.