“La questione della disoccupazione femminile costituisce una priorità d’intervento, considerato che solo il 30,2 % delle donne calabresi di età compresa tra i 15 ed i 64 anni risulta occupata”. Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione Carlo Tansi “in merito – é detto in un comunicato – all’autodeterminazione della donna in Calabria” “La difficoltà di conciliare il binomio famiglia-lavoro, per un sistema di welfare spesso insufficiente oltre a costi di asili privati e baby sitter proibitivi per le famiglie – prosegue – spingono molte madri a rinunciare al lavoro. Impegnarsi a favore delle famiglie, investendo risorse adeguate, sarà l’impegno che mi assumo, insieme ad adeguati interventi per fronteggiare il rischio chiusura Centri antiviolenza e Case rifugio, promuovendo il rafforzamento della rete dei Centri antiviolenza, attivandoli in tutti gli ambiti territoriali intercomunali, garantendo accreditamento e finanziamenti stabili insieme all’aumento delle Case rifugio. Obiettivo principale sarà la razionalizzazione e lo sbocco dei fondi comunitari, ricorrendo anche ad un piano regionale organico di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza alle donne, ancora sottovalutato”. “L’intento – conclude Tansi – è di creare e mantenere un canale di comunicazione e confronto sempre aperto tra i Centri antiviolenza, l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere ed il Cadic perché l’autodeterminazione della donna, la sua libertà, l’acquisizione ed il riconoscimento dei diritti non rappresenta solo un dovere legalmente riconosciuto, ma è condizione imprescindibile ai fini di uno sviluppo armonioso della nostra Terra e di tutta la società calabrese”.
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