Una nuova era di sostenibilità si apre per il liceo scientifico Volta di Reggio Calabria con l’installazione della prima colonnina di ricarica per veicoli elettrici, un progetto realizzato in collaborazione con Redel. La dirigente dell’istituto, Marisa Monterosso, ha espresso entusiasmo per questa iniziativa, sottolineando l’importanza di preparare gli studenti alle sfide del futuro in termini di sviluppo sostenibile.
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“La scuola vuole fornire nuove prospettive ai suoi studenti”, ha dichiarato Monterosso. “È essenziale che comprendano l’importanza dei nuovi modelli di sviluppo, che richiedono una profonda conoscenza delle energie rinnovabili. Non possiamo pretendere che studino queste tematiche se non hanno modo di sperimentarle direttamente. Da questa idea è nato il progetto con Redel, mirato a creare una comunità educativa orientata alla sostenibilità, grazie alla collaborazione con un partner privato”.
In realtà, le colonnine installate presso il liceo sono due: una interna, dedicata agli studenti ed una esterna, accessibile alla comunità locale.
“Abbiamo ricevuto un grandissimo supporto da parte dei dirigenti della Città Metropolitana, Mezzatesta, Scolaro e Nicita, e soprattutto dal Sindaco Falcomatà, che ha calorosamente abbracciato l’idea e ne ha sostenuto l’implementazione”, ha aggiunto Monterosso.
Il progetto mira a educare gli studenti attraverso l’esperienza pratica.
“Siamo pronti ad avviare questa sperimentazione, grazie alla quale i ragazzi potranno capire dal vivo il funzionamento di una colonnina di ricarica per veicoli elettrici – ha aggiunto la preside del liceo reggino. Desidero ringraziare Umberto Barreca per la sua lungimiranza, che ha reso possibile questa prima forma di sinergia per la transizione ecologica. L’installazione della colonnina di ricarica non rappresenta solo un passo avanti verso la sostenibilità energetica, ma anche un’opportunità per il liceo di creare valore aggiunto per la comunità locale”.
Grazie a Redel, oggi, la scuola di Reggio Calabria è dotata di ben due stazioni di ricariche ed una rastrelliera per bici.
“Abbiamo accettato la proposta della dirigente e costruito insieme, negli incontri con gli studenti, un’idea legata allo sviluppo sostenibile ed alla trasformazione in corso – ha spiegato Umberto Barreca, CEO di Redel. I ragazzi avranno la possibilità di ricaricare gratuitamente le biciclette. Inoltre, la scuola renderà fruibile, secondo un regolamento in via di istituzione anche la colonnina interna all’istituto.
Allo stesso tempo, la scuola e la Città Metropolitana hanno concesso uno stallo alla nostra impresa, non andando ad intaccare le casse della struttura pubblica, in un’ottica di sinergia, che porterà un ritorno, nel medio-lungo termine, all’azienda che ha sostanzialmente investito sia per l’infrastruttura sia a beneficio dei ricavi provenienti dalla vendita di energia green, sia a beneficio della comunità scolastica”.
Con questo nuovo progetto, il Liceo Scientifico Volta si pone all’avanguardia nell’educazione verso la sostenibilità, dimostrando il suo impegno nel formare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente, andando, inoltre, a creare un importante partenariato tra pubblico e privato.
«Questo è uno dei migliori esempi di sinergia fra pubblico e privato che ha, innanzitutto, il merito di creare coscienza e consapevolezza nelle nuove generazioni che dovranno fare i conti con le sfide presenti e future del cambiamento climatico» ha affermato il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. «Disincentivare l’uso dei mezzi ad alte emissioni inquinanti per muoversi e favorire l’utilizzo di biciclette che non hanno alcun impatto sull’ambiente è una di quelle pratiche che, nella sua semplicità, diventa concreta ed efficace. La scuola, poi, è il contesto più adeguato e idoneo per educare al rispetto del pianeta e del territorio che ci ospitano. Qui, infatti, si possono costruire percorsi in grado di formare gli adulti che avranno il compito di portare a avanti e supportare politiche per la sostenibilità ambientale e contro l’inquinamento. Questo obiettivo appartiene certo agli educatori e alle famiglie, ma non sottrae dalle proprie responsabilità le istituzioni, il mondo dell’impresa e delle professioni, ogni cittadino chiamato a dare il giusto esempio. È dunque un progetto che ci insegna, prima di ogni cosa, che abbiamo l’obbligo ed il dovere di agire e di farlo tutti insieme».